
Quando i Padri Carmelitani giunsero a Termini, nel 1580, fu loro assegnata la chiesetta di San Rocco. Dal 1612 divenne la chiesa di riferimento della “gente di mare” marinai e pescatori che per due secoli contribuirono con le loro offerte a sostenerla. Quando nel 1866 furono aboliti gli ordini religiosi, la Chiesa Madonna Santissima del Carmelo passò ai Regi Carabinieri come caserma, poi divenne commissariato di Polizia e, nel 1916, fu affidata al Consorzio Agrario come deposito di grano. Fu un giovane sacerdote, Tommaso Giunta, Patri Masinu, dopo anni di battaglie, a riconsegnarla al culto; riuscì anche a restaurarla grazie all’aiuto spontaneo dei cittadini. All’interno ha un impianto severo e geometrico, ma ospita due tele seicentesche di Vincenzo La Barbera.