Geraci Siculo in corsa per il titolo di Borgo dei Borghi 2020

Il piccolo centro madonita è l'unico siciliano presente all'ottava edizione del concorso nazionale, che ha già premiato Gangi, Montalbano Elicona, Sambuca di Sicilia e Petralia Soprana

di Marco Russo

28 Novembre 2020

Se è vero che non c’è due senza tre, le Madonie sognano il tris. A sperare nel titolo di Borgo dei Borghi 2020 quest’anno è Geraci Siculo. Dopo il successo di Gangi nel 2014 e di Petralia Soprana nel 2018, il piccolo borgo prova ad arricchire il palmarès madonita all’ottava edizione del concorso nazionale, nell’ambito della trasmissione “Alle falde del Kilimangiaro”. È l’unico a rappresentare quest’anno la Sicilia, già vincitrice anche nel 2015 con Montalbano Elicona e nel 2016 con Sambuca di Sicilia.

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Il campanile della Chiesa Madre

La prima puntata della trasmissione, domenica 29 novembre alle 16,30 su Rai Tre, racconta storia, monumenti e tradizioni del piccolo centro montano, distante 116 chilometri da Palermo, incluso nel club dei Borghi più belli d’Italia e in possesso del marchio di qualità come “Comune fiorito”. Geraci concorrerà insieme a altri venti comuni italiani, tra cui Tropea in Calabria, Grottammare nelle Marche, Campli in Abruzzo e Cocconato in Piemonte. A tutti i borghi è dedicato uno speciale durante la trasmissione, successivamente, in primavera, è previsto quindi il voto online per aggiudicare il vincitore.
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Uno scorcio di Geraci

Geraci Siculo ci prova, dunque, giocando tutte le sue carte: natura, cultura, buon cibo e tradizioni antiche. Si staglia a 1077 metri d’altezza nel Parco delle Madonie, con sentieri montani che si aprono a poca distanza dal borgo, in un’area dal grande interesse naturalistico. Montagne che sono incise da profondi canaloni e presentano guglie rocciose, canyon e le caratteristiche grandi doline della zona centrale del massiccio. Nel canyon di Gonato ancora vive il raro avvoltoio capovaccaio, così come si trova su queste montagne l’altrettanto rara orchidea dactylorhiza, che fiorisce tra marzo e maggio. Splendide sono le faggete delle Madonie, come quella in zona Cixè, nei pressi di Geraci, a nord del quale si estende anche un bosco di sugheri unico in Sicilia: quando si verifica la decortica dei tronchi, il loro colore rosso contrasta in modo suggestivo con il verde dei rami. È un borgo dalle antiche origini, con un impianto urbanistico tipicamente medievale. Tante le chiese degne di nota, tra cui la Chiesa Madre di Santa Maria Maggiore, che guarda il settecentesco Collegio di Maria; e ancora Santo Stefano, col suo campanile decorato con maioliche; la chiesa di San Giuliano con annesso monastero delle Benedettine e la piccola chiesetta di Sant’Anna, che si ritiene essere la cappella palatina dei Ventimiglia, famiglia che governò la Contea di Geraci e che divenne uno dei più potenti casati nobiliari siciliani.
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Il Salto dei Ventimiglia

Tra le attrazioni più insolite, inoltre, nascosto in un vicoletto oltre la chiesa di San Giuliano, c’è un affaccio panoramico sulla vallata, chiamato Salto dei Ventimiglia, realizzato nel luogo che, secondo la tradizione, fu teatro della morte di Francesco I dei Ventimiglia. Da questo vicolo, il conte di Geraci, inseguito dalle truppe di Pietro d’Aragona, si sarebbe lanciato col suo cavallo, precipitando nel profondo dirupo. In quel punto è stata costruita una passerella in acciaio e vetro, che si spinge per circa tre metri nel vuoto, dando così la sensazione del salto fatto dal conte Francesco.
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Ruota “fiorita”

“Per noi inizia una grande sfida sia dal punto di vista culturale che in chiave turistica in un momento così difficile per la Sicilia – dice Luigi Iuppa, sindaco di Geraci Siculo, a proposito della partecipazione a Borgo dei Borghi – . Un settore strategico per l’intera economia è stato messo in ginocchio dall’emergenza sanitaria e oggi ci dobbiamo far trovare preparati al rilancio del turismo. Il fatto che il nostro borgo abbia una importante vetrina nazionale non può che essere di supporto quando, speriamo presto, ci saremo messi alle spalle la pandemia e la vita potrà tornare alla normalità”.