“Musica ribelle”, il ’68 tra contaminazioni e tradizione

A cinquant'anni dalle storiche contestazioni dei grandi movimenti di massa, l'associazione Curva Minore ha organizzato un ciclo di spettacoli nell'ex Stabilimento Florio di Favignana

di Redazione

3 Settembre 2018

Sono passati cinquant’anni dal 1968 e dalle contestazioni dei grandi movimenti di massa che hanno segnato un’epoca. Per festeggiare il “compleanno” della protesta, Curva minore, l’associazione di Palermo per la musica contemporanea, ha organizzato, nell’ex Stabilimento Florio di Favignana il ciclo di spettacoli “Favignana/Musica Ribelle”.Si alterneranno tra i magazzini della Trizzana e il Cortile Carbone della Tonnara, alcuni spettacoli di natura pluridisciplinare dove si coniugano linguaggi del contemporaneo e reinterpretazioni della tradizione popolare come anche del rock: espressioni che proprio nel ’68 cominciavano a esprimersi su scala sempre più ampia.La manifestazione sarà inaugurata giovedì 6 settembre da Star-Goethe, uno spettacolo di teatro sensoriale da fruire al buio nella cornice museale del Magazzino della Trizzana. L’attrice Stefania Garello – nota per le sue interpretazioni cinematografiche, teatrali e televisive e che da oltre vent’anni ha scelto proprio Favignana come propria residenza – interpreterà alcuni testi di Goethe dal suo “Viaggio in Italia”, mentre Alessandro Librio, compositore, violinista, artista e sound designer di Erice, ma ben noto nel mondo delle arti visive e performative della scena internazionale, realizzerà alcune suggestioni sonore trasformando lo spazio in un vero e proprio carosello di luoghi immaginari.Il 7 settembre sarà la volta del gruppo Oi Dipnoi di stanza a Catania ma in continua tournée mondiale (Australia, India, Ungheria, Canada, Regno Unito, ecc) che, in continuità con la tradizione della cultura popolare legata all’oralità, ci proporrà una serie di brani originali ma composti secondo suoni e consuetudini della musica popolare, valorizzandone gli aspetti più originari come l’uso dell’organetto e della zampogna a paro insieme al tamburo e il chitarrone, come veniva chiamato allora il contrabbasso.Il ciclo si concluderà sabato 8 settembre con un concerto speciale: Archibugi plays Led Zeppelin. Si tratta del trio d’archi composto da Alessandro Librio al violino, Giuseppe Guarrella al violoncello e Lelio Giannetto al contrabbasso, che eseguiranno delle originali trascrizioni di uno dei gruppi più amati della storia del rock che proprio in quegli anni ebbe uno slancio che non si sarebbe più fermato, incidendo notevolmente nella sfera sociale, culturale, politica e soprattutto artistica della storia della musica occidentale.“Il 1968 ha costituito un indelebile punto di rottura del costume sociale, politico, e soprattutto culturale – spiega il direttore artistico di Curva Minore, Lelio Giannetto – . Ciò che era già stato preannunciato dal movimento Beat sorto in America a partire dagli anni ’50 trova applicazione verso un cambiamento su scala più ampia che proprio nel ‘68 si manifesta con tutta la necessità di liberazione soprattutto dal punto di vista artistico e culturale. Sono trascorsi cinquant’anni e se da un punto di vista politico e sociale abbiamo visto ribaltare certe posizioni, sotto il profilo artistico e culturale si sviluppa, al contrario, la linea di apertura al senso dell’innovazione e del continuum. La creatività al potere diventa oggi il potere della creatività, le visioni di allora si trasformano in realtà riconosciute, ma in continuo cambiamento, nel recupero e valorizzazione dei principi della tradizione”.La manifestazione è realizzata grazie al sostegno del Comune di Favignana, dell’assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, dell’assessorato regionale del Turismo Sport e Spettacolo, del Polo Regionale di Trapani e Marsala per i Siti Culturali, del Parco Archeologico Lilibeo e del Museo Agostino Pepoli. Tutti gli spettacoli inizieranno alle 21.30. Per informazioni e prenotazioni, telefonare al 3293152030.