Sotto re Ruggero II, era feudo dei Sinibaldi, signori del Monte delle Rose, poi passò ai Larcan e ai Ventimiglia. La devozione a santa Rosalia, nobile eremita, è nata tra queste pietre, lì dove nascono i fiumi, all'ombra dei boschi, nella terra d'arte e cultura coronata dai monti Sicani. Oggi la grotta fa parte dell’eremo della Quisquina, mimetizzato nel bosco, tanto fitto che i saraceni lo chiamarono “Koschin” (oscuro). Nel 2015 è stato inaugurato l’Itinerarium Rosaliae, un sentiero di 160 chilometri che collega i due santuari legati alla santa.


◉ LA STORIA
Il culto della patrona di Palermo fiorisce anche tra le montagne lombarde, dove a Brenzio una chiesa custodisce un eccezionale patrimonio di reliquie. La venerazione per la santa si diffonde in Europa seguendo le rotte della peste e della s...◉ L'EVENTO
Il Festino 2025 unisce spiritualità e innovazione con un evento multimediale diffuso nel cuore della città , tra proiezioni digitali, performance teatrali e coinvolgimento dei quartieri. Accanto al carro trionfale, ne sfilerà un sec...