Illustri natali e Città degli sposi

Sono illustri storici ad indicare Siculiana come l'antica Camico, regno del re sicano Cocalo, e in seguito come la romana Cena, uno dei posti visitati dall’imperatore Antonino nel suo “Itinerarium Antonini” da Agrigento verso occidente. Il nome Siculiana sembra risalire all’arabo Suq Al Jani (mercato di Giovanni), luogo di scambi commerciali e traffici marittimi. Il suo castello appartenne ai Chiaramonte fino al 1427, quando giunse un nobile di Catalogna, Gilberto Isfar (o Desfar) y Corillas, al seguito di re Alfonso I il Magnanimo, che lo aveva nominato maestro segreto del Regno. Dopo l'esproprio dei terreni della Chiesa da parte del Regno d'Italia, un nobile pisano residente a Palermo, il barone Nicolò Agnello, si aggiudicò a un'asta pubblica il possesso della baronia e dell'antico castello, e lo tenne fino al 1915. Da non perdere il centro storico con il quartiere arabo di Kalat; e U scaru, il borgo marinaro di Siculiana Marina. E, come Città degli sposi, propone anche il percorso del museo diffuso de Lo sposalizio benedetto di Costanza e Brancaleone Doria.

Cronache del territorio