Sutera nacque con gli arabi, e basta percorrere le stradine strette del Rabato per capirlo. Da qui passarono Normanni, Svevi e Aragonesi, i Chiaramonte e i Moncada: nel 1535 i contadini si autotassarono e comprarono il borgo, rendendosi liberi. Su monte San Paolino c’è il convento dei padri Filippini raggiungibile solo a piedi, nella chiesa di Sant’Agata si scopre il “blu azolo” siciliano. Lo chiamano “il balcone della Sicilia” per la vista spettacolare, dall’Etna al mare; nel 1987 Michael Cimino raccontò la storia del bandito Salvatore Giuliano, oggi è un “borgo dell’accoglienza”.


◉ EVENTI
Un itinerario che parte dall'antico fiume Papireto, le cui sorgenti ispirarono i viaggiatori arabi, per arrivare allo stagno di Santa Rosalia dove nacque la teoria della biodiversità. E ancora: trekking rurali nella Valle Reali Celsi, perc...◉ LE VIE DEI TESORI
Si visita il cantiere aperto dell'ex convento che è stato sede della Facoltà di Architettura, aprono il Museo delle scienze Margherita Hack e il Museo dei motori e meccanismi. Esperienza “sonora” a Villa Resuttano Terrasi, poi tra le ...