Tutti pazzi per Noto barocca
Da Chiara Ferragni e Fedez a Richard Gere, da Dolce & Gabbana a Margareth Madè e Giuseppe Zeno: tante celebrità hanno scelto la capitale del Barocco per dire "sì" o comprare casa. Generando un fatturato che inizia a essere interessante per la Sicilia
di Antonella Lombardi
1 Settembre 2018
“Sicilia bedda” ha scritto incantata su Instagram ai suoi 14 milioni e passa di follower di ogni latitudine, facendosi fotografare ai piedi della scalinata della cattedrale di Noto, talmente ammaliante da essere scelta per le nozze più social del web: è Chiara Ferragni, fashion blogger che oggi convola a nozze con il rapper Fedez, e che ha fatto arrivare nella capitale del barocco un fiume di invitati, celebrità e semplici curiosi che hanno (ri)scoperto il fascino del luogo. Complici le origini siciliane dei nonni materni, la giovane ha postato a più non posso foto sui social network di bellezze del luogo e piatti tipici, tra “arancini” (e conseguenti crociate filologiche sul nome e il genere più corretto da parte degli isolani divisi) granite e brioche (scambiate per “cornetti”, errore imperdonabile agli occhi di un siciliano, al punto da costringerla a correggere il post) e selfie nella città barocca.I “Ferragnez”, crasi dei due nomi creata dalla stessa coppia per connotare le nozze sui social e nelle partecipazioni, hanno scelto di celebrare la cerimonia con rito civile in uno dei tanti gioielli vicino la Cattedrale di San Nicolò, nel salone degli Specchi di Palazzo Ducezio. Sede del Comune, di epoca 800esca, il palazzo ha una facciata caratterizzata da venti arcate e una sala di rappresentanza con i soffitti affrescati, oltre, naturalmente, ai grandi specchi che conferiscono solennità.Poi il ricevimento di nozze alla Dimora delle Balze, antica tenuta del 1800 della provincia di Noto, ex masseria costruita da una nobile famiglia di Palazzolo Acreide e ora tra le dimore storiche italiane, 27 ettari tra interni ed esterni.Ieri sera trionfo di folla e delirio vicino Palazzo Nicolaci, dove, nel pieno centro di Noto, i bus privati hanno portato le centinaia di invitati all’esclusiva festa privata. Di tanto in tanto, tra le ringhiere panciute dei balconi barocchi la coppia si è affacciata come se fosse un “royal wedding”, condividendo sui loro canali social alcuni momenti e scorci di Noto. Tutti pazzi per il barocco siciliano: prima dei “Ferragnez”, infatti, a fare visita alla Val di Noto sono stati anche gli attori Richard Gere e la star di Grey’s Anatomy Ellen Pompeo, i cantanti Biagio Antonacci e Gianni Morandi e la famiglia Elkann. Prima ancora, gli attori Giuseppe Zeno e Margareth Madè, (rivelazione di “Baarìa”) si sono sposati nella chiesa di San Giovannello e hanno comprato una proprietà a pochi passi da Noto, in contrada Zisola. Diverse le celebrità che hanno scelto Noto come buen retiro, da Dolce & Gabbana, a Trussardi fino alla figlia dello stilista Roberto Cavalli e la cantante Dee Dee Bridgewater che ha espresso il desiderio di stabilirsi qui.
Un “effetto Noto” che ha portato alla ribalta internazionale la città anche per la coraggiosa operazione di mecenatismo e restauro del produttore televisivo francese e grande collezionista d’antiquariato Jean Louis Millereux: a lui si deve il recupero di Palazzo Di Lorenzo del Castelluccio, che ha anche arredato con rigore filologico cercando in tutta Europa suppellettili del 700 siciliano che fossero coerenti con un palazzo nobiliare simile. Ammonterebbe a circa 7 milioni di euro la spesa interamente sostenuta dall’editore, per una residenza privata lussureggiante che è anche una casa museo aperta al pubblico.
“Sicily is an inspiring place”, ha scritto il Guardian, che ha lodato la costa ionica “sede di gran parte dei gioielli più prestigiosi della Sicilia”. Non a caso, “Italy Inspires”, il brand che si occupa di nozze a 5 stelle, ha organizzato proprio nella Val di Noto un evento per far conoscere la Sicilia a centinaia di professionisti del gotha internazionale del “Luxury Wedding”. Perché le nozze di lusso generano fatturati interessati: secondo la società di consulenza turistica e marketing territoriale Jfc, lo scorso anno il wedding tourism ha generato oltre 1 milione di presenze da 25 Paesi e un fatturato complessivo, relativo ai soli matrimoni celebrati con rito civile, di oltre 385 milioni di euro. E tra le regioni emergenti c’è la Sicilia. Un mercato che genera oltre 1,2 milioni di presenze turistiche, con una media di durata del soggiorno in Italia di 8,4 giorni per gli sposi e di 3,5 giorni per gli invitati, che spesso decidono di trattenersi oltre il ricevimento.
Sull’indotto generato da queste nozze per la promozione turistica il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, non si è sbilanciato, ma ha ipotizzato nei giorni scorsi in un’intervista che potesse essere “valutabile intorno a un incremento del dieci per cento sui redditi, ossia un milione all’anno distribuito su tutta la popolazione”.
Per Andrea Naar Alba, una delle 5 wedding planner più famose al mondo e fondatrice di “Italy Inspires”, l’incontro a Noto è servito a “valorizzare i beni culturali e le eccellenze siciliane e far conoscere la Sicilia a un target di circa 80 professionisti top destination wedding internazionali. Siamo ambasciatori di un patrimonio di bellezza e qualità, e questo tipo di eventi valorizza il made in Italy perchè sostenibile, e rispetta il territorio che lo ospita. Dopo i Google Camp alla Valle dei Templi ci sono molte richieste da parte di clienti indiani e libanesi per organizzare i loro matrimoni esclusivi in siti come Selinunte e Segesta o in piccoli borghi riservati ma che sono suolo pubblico. Chi ha budget così alti quando paga una tassa contribuisce a finanziare le spese di tutela di beni culturali per i quali spesso le amministrazioni faticano a trovare fondi”.