Terra di grano, di miniere, di pietanze antiche, di bellezze inaspettate

Caltanissetta, ossia il cuore dell’Isola. Caltanissetta, Qal’a- tan-nisah, il “Castello delle donne” degli Arabi che la conquistarono nel IX secolo, poi il feudo normanno, poi ancora il dominio dei Moncada che la ebbero come contea per quattrocento anni, dal 1405 fino al 1812, fino all’abolizione dei feudi. Caltanissetta, la “Piccola Atene” degli anni Trenta-Cinquanta del secolo scorso, quando nel salotto della casa editrice di Salvatore Sciascia sedevano Vittorini, Brancati, Quasimodo. Caltanissetta che adesso dalla terra e dalla cultura vuole ripartire. Chiese, musei, teatri, monasteri e palazzi di un’alta borghesia illuminata che si stringeva all’aristocrazia. Un patrimonio straordinario che con Le Vie dei Tesori si mostra tra visite ed esperienze, e allunga lo sguardo fino a due importanti chiese di San Cataldo.

Cronache del territorio