Da Sofonisba ad Adelaide, pennelli rosa su Palermo
Tante sono state le pittrici che hanno legato lTante sono state le pittrici che hanno legato la loro storia a quella della città: a partire dall'Anguissola, una delle prime esponenti femminili più in vista nelle corti europee, oggi sepolta nella chiesa di San Giorgio dei Genovesi
di Emanuele Drago
7 Dicembre 2018
Un singolare feeling ha sempre legato Palermo alle pittrici. La storia in fondo ha avuto inizio alla fine del Cinquecento, quando la città, durante la lunga dominazione spagnola, accolse la più grande pittrice di corte, Sofonisba Anguissola, oggi sepolta (purtroppo non con l’attenzione che meriterebbe) nella chiesa di San Giorgio dei Genovesi.Ma, come già premesso, oltre a Sofonisba ci furono altre figure di pittrici che in qualche modo hanno scandito la storia della città. Tra esse val la pena di ricordare, oltre a Rosalia Novelli, la figlia del celebre pittore monrealese, anche Otama Kyohara; quell’Eleonora Ragusa che grazie al matrimonio contratto con lo scultore Vincenzo Ragusa, ebbe il merito di diffondere un certo amore per l’esotismo.

Autoritratto di Sofonisba Anguissola