Da venerdì Le Vie dei Tesori svelano anche Catania

Saranno 32 i luoghi aperti durante il festival dal 19 ottobre al 4 novembre, sei quelli su prenotazione: un traguardo reso possibile dalla rete tra pubblico e privato. Con molti inediti per gli stessi residenti

di Redazione

16 Ottobre 2018

Catania barocca, romana, sfarzosa, modellata sulla sua lava, comunque inedita: fa tappa anche qui il festival de Le Vie dei Tesori che ormai racconta un Paese pieno di bellezze da scoprire, con un successo di pubblico che nelle province siciliane ha segnato oltre 70mila partecipanti e che questo sabato si prepara a dare il via a un progetto pilota al Nord, tra Milano, Mantova e la Valtellina. E così dal 19 ottobre al 4 novembre, per tre weekend, Le Vie dei Tesori arriva a Catania, dove si potranno scoprire i camminamenti segreti da cui le suore guardavano senza essere viste, le cappelle inedite e i saloni aperti di rado di un luogo invece conosciutissimo come è la cattedrale di sant’Agata, tre complessi termali che affondano negli anni antichi, facendo un viaggio dall’alto e dal basso, alla ricerca della città romana, degli sfarzi dei vicerè, delle tracce lasciate sotto lava e terremoti. In tutto saranno 32 i luoghi scelti con cura certosina con la collaborazione di tutte le istituzioni e di privati e realtà d’eccellenza della città, rintracciando siti che saranno una scoperta anche per gli stessi catanesi.  width=La presentazione alla stampa questa mattina a Palazzo della Cultura con il sindaco Salvo Pogliese – che ha sottolineato come “Le Vie dei Tesori arricchisca il percorso virtuoso di apertura dei luoghi della cultura alle comunità, consapevoli dell’importanza del fare rete, tutti insieme, pubblico e privato. Catania sta diventando un punto di riferimento per il turismo internazionale, con il barocco, i siti storico-artistici e paesaggistici; e tutta la città, a partire dall’amministrazione comunale, è chiamata a sostenere e valorizzare progetti come questo, che promuovono la scoperta o riscoperta dei gioielli cittadini”. E poi l’assessore regionale al Turismo Sandro Pappalardo che ha annunciato che Le Vie dei Tesori è stato il primo festival scelto per comporre la lista di manifestazioni che verranno promosse dalla Regione nei maggiori circuiti turistici a livello internazionale.Con loro anche l’assessore comunale alla Cultura, Barbara Mirabella per la quale “Catania sta ritrovando il piacere di manifestazioni che permettono di vivere i luoghi dell’arte e stimolano un nuovo modello di marketing che coinvolge tutte le istituzioni cittadine, dal comune al polo museale, dalla sovrintendenza all’università, per favorire flussi turistici e facilitare i percorsi di visita e di fruizione della bellezza”. Fino a Laura Anello, presidente dell’associazione Le Vie dei Tesori Onlus, che ha spiegato come “arrivare qui sia stato quasi necessario: Catania possiede una ricchezza di siti che il nostro storytelling, che è poi il marchio del festival, non poteva ignorare. Presentiamo un progetto che in contemporanea sbarca in Nord Italia, e che si basa sulla sinergia e sulla collaborazione tra enti diversi che di solito non parlano tra loro”.Come la Wondertime, partner del progetto, che con Pierluigi Di Rosa ha sottolineato la grande professionalità dei volontari, delle guide (di Etna ‘Ngeniousa), degli studenti coinvolti sul campo, come quelli dell’Istituto Concetto Marchesi di Mascalucia, e il gruppo Disum che sta seguendo un tirocinio al Comune di Catania. Erano presenti in conferenza stampa, i rappresentanti dei numerosi partner istituzionali e privati: Germana Barone del SiMuA, il sistema museale d’Ateneo, ha spiegato come verranno proposte per il festival numerose collezioni scientifiche del tutto sconosciute ai più; Nicola Neri per la Soprintendenza ai Beni Culturali; Luigi Messina per il Polo museale regionale; Concetta Zingano che ha raccontato i segreti della Cattedrale di sant’Agata, aperta dalla Diocesi; il colonnello dell’Esercito Leonardo Privitera che ha raccontato la cappella funerea di epoca romana che si potrà scoprire all’interno della Caserma “Santangelo Fulci”, durante Le Vie dei Tesori .I siti vengono aperti e raccontati da una rete di volontari e studenti che partecipano all’ alternanza scuola lavoro e promossi con lo stesso strumento che, nato per autofinanziare una manifestazione che non gode di finanziamenti pubblici stabili, è diventato una straordinaria formula che fa rete: un coupon da 10 euro consente 10 visite guidate (1 euro ciascuna); un coupon da 5 euro consente 4 visite guidate, il coupon singolo da 2 euro è valido per una visita guidata.Sono stati anche scelti sei luoghi cui si potrà accedere su prenotazione (coupon da 3 euro): si possono già prenotare sul nostro sito che ospita anche la piattaforma di booking e ticketing che consente di acquistare i coupon, vere e proprie “carte d’imbarco” con QR code che verranno “smarcate” all’ingresso dei luoghi fino a esaurimento.Nel dettaglio, i 32 luoghi possono essere visti a questo link: i visitatori conosceranno così le varie stratificazioni, dal “colosseo nero” alle terme Achilleane, dal sepolcro Stesicoro alle Terme dell’Indirizzo, dagli straordinari fossati e corte di Castello Ursino alla cripta del martire cristiano Sant’Euplio. Capitolo a parte per la Cattedrale di sant’Agata che apre al pubblico de Le Vie dei Tesori tre distinti luoghi: parecchi catanesi ignorano che superato un portale di marmo cinquecentesco, nel transetto di destra, si scoprono i sarcofagi dei sovrani aragonesi nella cappella della Vergine; ma sotto la cappella, addirittura, c’è il salone Bonadies dai cui partì la Controriforma catanese. inoltre, si potrà entrare nella sacrestia monumentale.E ancora, le collezioni dell’Università, e gli sfarzi barocchi dei palazzi monumentali, alcuni dei quali aprono le porte solo per Le Vie dei Tesori: da Palazzo degli Elefanti, cuore della vita amministrativa della città, ai decori principeschi di Palazzo Biscari dove i nazisti improvvisarono un campo da tennis…e poi Palazzo Platamone, che dovette cedere lo sfarzo all’arrivo delle monache di clausura, o l’affrescato Palazzo Asmundo di Gisira, oggi trasformato in albergo. L’operosità degli artigiani che diventa arte: dall’ex Manifattura Tabacchi, ai laboratori dei pupari della Famiglia Napoli. I piccoli musei: quello dedicato al disegnatore Emilio Greco amato da Picasso e la casa natale del musicista Vincenzo Bellini. Fino all’Istituto Incremento Ippico che da casa dei Gesuiti divenne ospizio e poi ricovero per stalloni di pregio.Per chi è sprovvisto del coupon saranno disponibili nei luoghi soltanto ticket da 2 euro. Per le visite delle scuole prenotazioni@leviedeitesori.it. Anche a Catania sono previsti i luoghi su prenotazione, sei in tutto, con visite da vedere solo acquistando il coupon a questo link. E Planeta, partner del Festival è presente anche nelle visite d’autore con degustazione a Catania. Con luoghi inediti da prenotare qui, con un contributo di 7 euro.Oltre che sul sito del Festival, i coupon si possono acquistare anche nell’info point che sarà allestito a piazza Stesicoro grazie alla sponsorizzazione di Dusty, la società che si occupa della raccolta differenziata a Catania. Info: 09 8420104, tutti i giorni dalle 10 alle 18.