Date disponibili
19 Aprile 2025
dalle 10:30 alle 17:30
20 Aprile 2025
dalle 10:30 alle 11:30
Luogo di raduno
ex Chiesa di San Benedetto e Santa Chiara, piazza Stefania Noce 1 (di fronte Corso Umberto 272)
Durata
1 ora
Contributo
6euro
A cura di:
Archeoclub Licodia Eubea
Non accessibile ai disabili

Borghi dei Tesori Fest
1
Licodia Eubea
Passeggiate
La rinascita di Licodia post sisma tra chiese, conventi e musei

Scoprire le tracce di Licodia Eubea e ciò che resistette al terremoto che nel 1693 distrusse il Val di Noto. Si parte dal museo “Antonino Di Vita” dove gran parte dei reperti si devono agli scavi di Paolo Orsi, e si prosegue per la Chiesa del Crocifisso che risale al 1607 ed era annessa al vicino ospedale della SS.Trinità, accoglie stucchi preziosi dei Blanco e pale d’altare di Mariano Gusmano; quindi la chiesa e il convento dei Cappuccini, profondamente legati ai signori Santapau: ospitano le tombe di Camilla Santapau, del figlio sacerdote Giuseppe Ruffo e del secondo marito Muzio Ruffo. Chiesa e convento resistettero al sisma, il convento conserva la biblioteca dei Cappuccini di oltre 15 mila volumi, su cui stanno lavorando i volontari dell’Archeoclub “Mario Di Benedetto”. Quarta tappa, la chiesa Madre costruita tra ‘500 e ‘600, divenuta Matrice nel 1621, mentre la possente torre campanaria ricordata da Giovanni Verga nella novella di “Jeli il pastore”, venne costruita dopo il 1693. E al post terremoto si deve anche l’unificazione dei monasteri delle Clarisse e delle Benedettine in un unico complesso conventuale con la chiesa di San Benedetto e Santa Chiara (la Badia) che dopo la soppressione degli ordini religiosi, a metà Ottocento passò al Comune. Oggi è stata recuperata dall’Archeoclub e ospita attività culturali, si potrà infatti visitare la personale di pittura di Maurizio Piazza intitolata “Come la sabbia del mare”. La passeggiata si chiuderà proprio al castello Santapau, arroccato su un rilievo di roccia calcarenitica al centro del moderno abitato. I primi documenti che fanno riferimento al castello risalgono al 1272, da un elenco di fortezze siciliane redatto dagli Angioini.

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