Date disponibili
10 Maggio 2025
dalle 16:00 alle 19:00
Durata
1 ora
Contributo
3euro
Accessibile ai disabili

Borghi dei Tesori Fest
1
Bivona
Luoghi
Santa Rosalia venerata e patrona tra “grottesche” e scaramanzia

E’ la chiesa dedicata alla patrona, ma lo è soltanto dal 1624 quando i bivonesi, convinti di essere stati preservati dalla peste per intercessione della santa, la proclamarono patrona, e ampliarono una piccola chiesa che le era stata fino a quel momento consacrata. Molte le opere commissionate dalla Confraternita, ma di mano ignota: un Crocifisso ligneo della prima metà del XVI secolo, il portale barocco intagliato della fine del XVII secolo, tele settecentesche. E’ veramente splendido il fercolo con la statua di Santa Rosalia, commissionato nel 1601 dalla Confraternita allo scultore bivonese don Ruggero Valenti, già ottantenne, per sostituire la vecchia statua ed il suo fercolo che per la sua antichità è rutta, corrosa e camolata. Di recente la statua è stata attribuita a Salvatore Passalacqua. Sulla base poggiano quattro scenografiche colonne ricoperte da “grottesche”: mascheroni, animali fantastici, figure femminili con il busto che si perde in tralci vegetali, figure alate a metà tra angeli e cariatidi, puttini in atteggiamenti insoliti. Il fercolo si conclude con un’originale cupola con 16 campanellini in argento, realizzati nell’800 da un artigiano palermitano: il loro suono avrebbe tenuto lontani gli spiriti maligni.

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