Tutto il fascino di una cattedrale, con tesori di rara bellezza. A volere la maestosa Chiesa Madre di Balestrate intitolata a Sant’Anna, è stato il primo arciprete della cittadina del Palermitano, Filippo Evola, rettore di Casa Professa, medico e scrittore. Tra le opere di maggior pregio custodite al suo interno, il fonte battesimale che reca l’incisione “Sicciara 1800”, antico nome di Balestrate che rimanda al pescoso mare ricco di seppie, appunto “sicce” in siciliano. Molto belle anche le cappelle disegnate dall’architetto che lavorò con i Florio, Giuseppe Damiani Almeyda.
Assieme alla storia della costruzione della Chiesa Madre e dei principali fatti storici a essa connessi, ai visitatori sarà raccontato il culto di Sant’Anna e di Santa Filomena, compatrona del paese.
Verranno svelati anche i luoghi più “nascosti”, come la biblioteca parrocchiale che raccoglie oltre diecimila volumi; testi preziosissimi del Cinquecento e del Seicento, rare “settecentine”, come si chiamano i libri stampati nel Settecento, tra cui l’agiografia di San Stanislao Kostka, primo santo gesuita di cui nella biblioteca della Chiesa Madre è conservato un panegirico. Tra i tantissimi tesori, una lode a Santa Rosalia con litografie che raffigurano i luoghi del culto della patrona di Palermo; messali del Settecento e il maestoso volume “Il Duomo di Monreale illustrato da Domenico Benedetto Gravina”, considerato tra le realizzazioni più significative dell’editoria siciliana nell’Ottocento. Il libro riportato in tavole cromolitografiche è un’opera di formidabile valore scientifico e documentario, frutto dell’articolato e paziente lavoro di preparazione condotto con abilità dall’abate cassinese; un’opera eccelsa che ritrae tutti i mosaici del duomo di Monreale. Inoltre, potrete ammirare il fondo donato dall’erede di Filippo Evola con molti dei suoi libri e i primissimi documenti, conservati tra l’archivio e la biblioteca, che riguardano la storia della parrocchia fin dalla sua nascita nel 1800.