La Sicilia vista dallo spazio con gli occhi di Parmitano
L'astronauta ha immortalato la sua Isola dalla dalla Stazione spaziale internazionale a circa 400 chilometri di quota
di Ruggero Altavilla
30 Luglio 2019
L’aveva promesso e l’ha fatto. Arriva puntuale la fotografia della Sicilia scattata dall’astronauta catanese Luca Parmitano, in orbita dal 20 luglio con la missione Beyond. Lo scatto, rilanciato sui social, ritrae l’Isola quasi completamente sgombra di nuvole, ad eccezione di qualche velatura sull’Etna, sui Nebrodi e sui Peloritani. “Come zucchero a velo, nuvole di bel tempo spolverano di bianco le terre della mia infanzia”. Questo il “saluto” che l’astronauta dell’Agenzia spaziale europea ha lasciato sui suoi profili social, pubblicando la foto scattata dalla Stazione spaziale internazionale a circa 400 chilometri di quota.
“AstroLuca” aveva già annunciato l’invio della prima foto della sua Sicilia nel corso della prima conferenza stampa dalla Stazione spaziale, organizzata il 29 luglio dall’Esa nel Museo nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano. “Sono già passato due volte sopra la Sicilia. Presto vedrete le foto. Qui c’è, infatti, la fila per mandare giù le immagini”.Parmitano è stato il primo italiano ad effettuare un’attività extraveicolare il 9 luglio 2013, con 6 ore e 7 minuti di passeggiata spaziale. Sarà il primo italiano (e il terzo europeo) al comando della Stazione spaziale internazionale. Il lancio di Parmitano è avvenuto il 20 luglio scorso a bordo della navicella Soyuz Ms-13, insieme all’americano Andrew Morgan (primo volo spaziale) ed al russo Alexander Skvortsov (terza missione spaziale).Nel corso della conferenza stampa dalla Stazione spaziale, l’astronauta ha lanciato l’allarme sugli effetti del riscaldamento globale sulla Terra: “Negli ultimi sei anni ho visto deserti avanzare e ghiacci sciogliersi, spero che le nostre parole possano allarmare davvero verso il nemico numero uno di oggi”, ha detto Parmitano, aggiungendo che “i dati dell’Esa ci dicono molto sul riscaldamento globale e da qui l’osservazione umana potrà raccontarlo ulteriormente, per fare sì che chi ha in mano le redini possa fare tutto il possibile, se non per invertire questo trend, per rallentarlo e fermarlo”.(Foto: Luca Parmitano ESA/NASA)