La Zagara diventa “virtuale”, maratona botanica sui social

Annullata la mostra mercato dedicata al giardinaggio e florovivaismo all'Orto botanico di Palermo, ma idee e proposte viaggeranno sul web per la prossima edizione

di Redazione

25 Marzo 2020

Non ci sarà la Zagara di Primavera il prossimo weekend, come disposto dal rettore dell’Università di Palermo, Fabrizio Micari, ed in conseguenza dalle misure adottate dal governo a seguito del diffondersi della pandemia da Coronavirus, ma sui social dell’Orto botanico si continuerà a parlare di piante e di primavera. “La Zagara non si ferma”, è il motto che sta animando lo staff dell’Orto palermitano, in questi giorni di grande difficoltà, di ansia e paura per l’emergenza sanitaria globale. Uno sguardo rivolto alla natura, alla cura dei nostri giardini e terrazzi, potrà di sicuro esserci di aiuto ad impiegare nel modo migliore il tempo che trascorriamo tra le nostre mura domestiche.

La Zagara all'Orto botanico

La Zagara all’Orto botanico

Foto, commenti e didascalie che provengono da oltre cinquanta vivaisti che avrebbero preso parte alla mostra mercato dedicata al giardinaggio e florovivaismo, stanno arrivando agli organizzatori, che lavorano da remoto, e che hanno allestito una sorta di Zagara virtuale. Da giovedì 26, spiega il direttore dell’Orto, Rosario Schicchi, sui nostri social posteremo immagini ed idee proposte dai vivaisti italiani e siciliani che avrebbero dato vita, come di consueto, alla festa di primavera tra i viali dell’Orto.
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Vivaisti espongono a La Zagara

“Nemmeno le manutenzioni all’interno dell’ Orto si sono fermate in questi tempi di Coronavirus – ha spiegato Schicchi, che ha predisposto insieme alla direzione del Simua, il sistema museale di Ateneo, un decalogo di comportamento e di sicurezza per gli operai stagionali che lavorano in questi giorni alla cura delle piante. Restano in servizio due squadre di circa sei addetti ciascuna, che si stanno alternando, usando spazi diversi senza mai incontrarsi, continua il direttore. Le piante in vaso, in particolare le collezioni di orchidee e quelle delle serre tropicali non possono essere abbandonate, come pure il nuovo giardino di piante officinali impiantato da meno di due mesi, anche gli agrumi dopo queste piogge di marzo torneranno ad aver bisogno dell’irrigazione, ed occorre comunque predisporre interventi di pulizia e messa in sicurezza dei grandi alberi monumentali che l’Orto conserva”.(Foto di Eliana Lombardo)