Nei panni di Gesù in una Pasqua a porte chiuse
Il giovane Filippo Sapienza interpreta da anni la Passione di Cristo all'Albergheria, ma questa volta la rappresentazione si è fermata per la pandemia
di Alessandra Turrisi
9 Aprile 2020
Per sette anni consecutivi il suo corpo e il suo viso sono stati rigati di sangue e ferite, le sue mani e i suoi piedi “inchiodati” alla croce. E, dall’alto di quel legno piantato sul palco alle spalle dell’Ospedale dei bambini di Palermo, ha avuto il privilegio di osservare quel tappeto di persone commosse e comprese nel rivivere, seppur in una talentuosa ricostruzione scenica, l’orrore per la morte di un uomo innocente che, per chi crede, è anche Figlio di Dio. “Tutto è compiuto” avrebbe dovuto ripetere ancora una volta Filippo Sapienza, 28 anni, figlio dell’Albergheria, ma la passione e la morte di Gesù quest’anno resteranno nell’intimo della fede di ciascuno.
Nessuna manifestazione religiosa, nessuna processione nella Settimana Santa della pandemia, in nessun punto dell’Italia, in nessun paese della Sicilia, in nessun quartiere di Palermo. La storia di Cristo, che per tradizione il Venerdì Santo riempie le strade, le colora di nero e viola, le veste di velluti e decori argentei, le profuma di rose e orchidee, le fa risuonare di lamenti e musica, di tamburi e preghiere, potrà solo essere letta e meditata. Le statue del Cristo morto e dell’Addolorata resteranno chiuse nelle rispettive chiese. Resta l’incredulità e la sofferenza di chi c’è dietro a quegli abiti antichi, sotto a quelle vare tirate a lucido, su quel palco in pieno centro storico dove un Calvario contemporaneo accoglie il grido di morte di Gesù sulla Croce.“Vivo sentimenti contrastanti in questo momento. Mi manca tutto di questi giorni e delle settimane che normalmente li precedono: lo stress, le nottate per provare le scene e mettere a punto i costumi, l’adrenalina”, racconta Filippo Sapienza, che proprio nelle scorse settimane ha conseguito la laurea magistrale in Storia dell’arte all’Università di Palermo, con una tesi sulla nascita del culto della Madonna della Soledad, ma da sempre ha una vocazione per ogni espressione artistica, dalla pittura alla scultura sacra, e si occupa anche delle visite a Palazzo Alliata di Villafranca a piazza Bologni con l’associazione che cura il percorso.- La sacra rappresentazione ai Fornai
- Filippo Sapienza interpreta Gesù
- Filippo Sapienza
- Filippo Sapienza
- Un momento di una passata rappresentazione
- Filippo Sapienza (foto Daniele Taormina)
- Il fercolo col Cristo morto
- La Madonna all’interno della chiesa
- La chiesa di Sant’Isidoro