◉ AMBIENTE
Palermo capitale della biodiversità marina, due giorni tra ricerca e teatro
Il 9 e 10 dicembre, assemblea nazionale del National Biodiversity Future Center sullo stato degli ecosistemi costieri con esperti provenienti da tutta Italia. A conclusione delle giornate di studio, in scena al Real Teatro Santa Cecilia lo spettacolo "Biosphera"
di Redazione
5 Dicembre 2025
Due giorni di scienza, ricerca e arte a Palermo per riflettere sul futuro del Mediterraneo. Il 9 e 10 dicembre, il Marina Convention Center del Molo Trapezoidale ospita il convegno “Il mare di domani”, l’assemblea generale conclusiva dello Spoke 1 “Mapping and Monitoring Actions to Preserve Marine Ecosystem Biodiversity and Functioning” del National Biodiversity Future Center (NBFC). A chiudere idealmente le due giornate, la sera del 10 dicembre, andrà in scena in prima assoluta al Real Teatro Santa Cecilia lo spettacolo “Biosphera: musica, parole e immagini tra estetica, arte e biodiversità”, prodotto dallo stesso NBFC. Due eventi complementari che incarnano la missione del Centro: unire ricerca d’eccellenza e sensibilizzazione culturale per la tutela della biodiversità.
“Il mare di domani”: il punto sulla ricerca in Italia
L’assemblea generale dello Spoke 1, coordinata da Simonetta Fraschetti, ordinaria di Ecologia all’Università di Napoli Federico II, e da Gianluca Sarà, professore ordinario della stessa disciplina all’Università di Palermo, segna il traguardo dei primi tre anni di attività di questa unità strategica del NBFC, dedicata interamente alla biodiversità marina. Finanziato dal PNRR – NextGenerationEU, il National Biodiversity Future Center rappresenta il primo grande istituto di ricerca italiano dedicato alla biodiversità, con 320 milioni di euro di investimento e una rete di oltre 2.300 ricercatori e 48 enti.
Lo Spoke 1 è l’unità di ricerca del National Biodiversity Future Center dedicata alla produzione della conoscenza sulla biodiversità marina e alla salvaguardia e alla gestione degli ecosistemi marini e costieri. Ha riunito un corposo gruppo di esperti, provenienti da più importanti enti di ricerca – tra cui le università di Padova, Napoli Federico II, Milano Bicocca, Palermo, Viterbo Tuscia, Genova e Sassari, la Stazione Zoologica Anton Dohrn, l’Enea, il Cnr (con gli istituti Ismar, Isp e Ias), l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, la Fondazione Cmcc, l’Istituto Italiano di Tecnologia e i progetti a cascata Heasy e Vongola – con l’obiettivo di potenziare la capacità italiana di mappare, monitorare e comprendere gli ecosistemi marini.
I risultati presentati forniscono strumenti concreti a supporto delle politiche europee di conservazione, in linea con la Nature Restoration Regulation e la Eu Biodiversity Strategy for 2030. Le attività hanno sviluppato metodologie avanzate per la mappatura degli habitat, nuovi strumenti di monitoraggio basati su droni e robotica marina, e indicatori ecologici per valutare vulnerabilità e resilienza agli impatti umani e climatici.
Tra le altre cose, cuore di questo sforzo è il nuovo Geoportale del NBFC, un’infrastruttura digitale interoperabile che integra e rende accessibili, secondo i principi europei Fair, dati marino-costieri da diverse fonti istituzionali, supportando analisi e decisioni. Altro pilastro è la formazione: la Scuola Nazionale di Dottorato in Biodiversità ha rafforzato le competenze di una nuova generazione di ricercatori – oltre 120 giovani dottorande e dottorandi – in monitoraggio, genomica e modellistica ecologica. Il convegno di Palermo sarà cruciale per discutere la continuità delle attività oltre il Pnrr, consolidare il dialogo con istituzioni e stakeholder, e definire il contributo dello Spoke 1 al Biodiversity Gateway, la piattaforma del National Biodiversity Future Center per il trasferimento tecnologico e la valorizzazione della biodiversità.
“Biosphera”: la biodiversità in scena, tra arte e scienza
A suggellare le due giornate di lavoro, la sera del 10 dicembre alle 20, il Real Teatro Santa Cecilia ospiterà la prima assoluta di “Biosphera”. Lo spettacolo, ad ingresso libero, nasce dalla volontà di tradurre in linguaggio artistico i temi della biodiversità. Prodotto dal National Biodiversity Future Center con fondi NextGenerationEU e realizzato per il Festival della Biodiversità dell’Università di Palermo, in collaborazione con Le Vie dei Tesori, “Biosphera” è un viaggio sensoriale che unisce letture tratte dal “Libro d’arte biodiverso” (a cura dei professori Elisabetta Di Stefano e Diego Mantoan), le proiezioni visuali dell’artista Laura Pitingaro e l’esecuzione dal vivo della “Sinfonia borgesiana” del compositore Giacomo Cuticchio.
La partitura, eseguita dal Giacomo Cuticchio Ensemble diretto da Salvatore Barberi con il soprano Giulia Alberti al pianoforte dello stesso Cuticchio, dialoga con le letture interpretate dagli allievi Marcello Rimi e Antonina Sampino. L’evento fonde musica, parola, filosofia ed ecologia, incarnando la visione transdisciplinare del NBFC e invitando il pubblico a percepire la biodiversità attraverso canali emotivi e sensibili.
La scelta di Palermo come sede di questi due eventi sottolinea il ruolo strategico della città e della sua università nel panorama nazionale della ricerca e nella costruzione di un nuovo modello di sviluppo sostenibile, dove scienza e cultura procedono insieme per la salute del pianeta.
Cos’è il National Biodiversity Future Center
Il National Biodiversity Future Center è il primo centro di eccellenza della ricerca in Italia dedicato alla biodiversità ed è stato finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dell’Unione Europea – NextGeneration EU. Un’opportunità per osservare, preservare, ripristinare e valorizzare l’immenso patrimonio di biodiversità italiana e mediterranea. Il nostro Paese ospita infatti la più grande varietà biologica di tutta Europa, con almeno 60 mila specie animali e 10 mila piante vascolari distribuite in oltre 130 ecosistemi. Questo nuovo Centro coinvolge più di 2.300 ricercatori e ricercatrici e 48 enti, tra cui università, centri di ricerca, fondazioni e aziende, combinando ricerca, innovazione tecnologica e coinvolgimento pubblico. Con un finanziamento di 320 milioni di euro, NBFC mira a contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile, e a diventare un’importante base operativa e punto di riferimento per lo studio e la protezione della biodiversità a livello globale.

Il programma del convegno











