Quelle fiabe che conquistano gli adulti
Partito da una ricerca sul racconto, Alberto Nicolino oggi organizza laboratori di narrazione per un pubblico trasversale. E alla Zisa ci sarà un incontro per fare un regalo di natale speciale
di Alessia Franco
10 Dicembre 2018
Dici fiaba e pensi a mondi incantati, abitati da streghe con pozioni magiche, da fate e da bambini che si perdono nel bosco per poi ritrovarsi – cambiati e spesso anche più ricchi di quando si erano smarriti – sulla strada di casa. Pensi, soprattutto, ai bambini, naturali destinatari della fiaba. O no?In realtà, la storia non è proprio così: basti pensare ai conte de fée che spopolavano nelle corti francesi (e che quindi erano pensate, scritte e narrate per un pubblico di adulti), ma anche alla funzione del racconto come momento di coesione delle comunità rurali.Proprio da questo assunto è partito Alberto Nicolino, attore e narratore milanese a cui, più di dieci anni fa, venne in mente di tornare in Sicilia, a Camporeale, la terra dei suoi genitori, per raccogliere le fiabe del luogo dagli anziani. Ne restò totalmente affascinato, e da questa prima iniziativa scaturì un progetto triennale in cui tutta la comunità era coinvolta, giovani compresi.“Mi sono trasferito in Sicilia perché questo tipo di narrazione mi aveva preso completamente – dice Nicolino – da tempo gravitavo in questo mondo. Ho collaborato molto con la radio svizzera, per cui ho realizzato delle trasmissioni sul racconto rivolte a tutta la famiglia. Poi sono arrivato in Sicilia e pensavo di starci un paio d’anni: ne sono passati quattordici e come vedete sono ancora qua”.E da ormai sei anni Nicolino organizza con successo laboratori di narrazione di fiabe rivolte ad adulti: in genere genitori, ma anche insegnanti, psicologi, formatori. Un pubblico attento che vuole avvicinarsi al mondo dell’infanzia e imparare le tecniche della narrazione. E che, soprattutto, sa bene che l’equazione fiaba uguale infanzia è davvero troppo semplicistica.“In questo laboratorio che organizzerò dal 14 al 16 dicembre ai cantieri culturali alla Zisa ho pensato anche a una variante, che può trasformarsi in un regalo di Natale speciale. Chi vorrà – dice il narratore – potrà presentarmi un racconto su cui lavorare che “confezioneremo” insieme, in modo da trasformarlo in un dono da destinare a una o più persone”.Un dono di Natale decisamente fuori dal comune, che però ha moltissimi pregi: l’originalità innanzi tutto. E poi l’importanza di regalare del tempo da passare insieme e di donare qualcosa che non sia soggetto all’usura. Anzi: la storia, più si racconta e più diventa bella.