SalinaDocFest nel segno dei migranti, ecco i vincitori

La giuria, composta dai registi Claudio Giovannesi e Nicolas Philibert e dal fotografo Francesco Zizola, ha assegnato il premio Tasca D’Oro per il miglior documentario a “La scomparsa di mia madre” di Beniamino Barrese

di Paola Nicita

16 Settembre 2019

Nell’isola più verde delle Eolie, il SalinaDocFest – Festival del Documentario Narrativo diretto da Giovanna Taviani – sceglie per la sua tredicesima edizione come tema le (R)esistenze e annuncia i vincitori.

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Una scena del film “La scomparsa di mia madre”

La giuria, composta dai registi Claudio Giovannesi e Nicolas Philibert e dal fotografo Francesco Zizola, ha assegnato il premio Tasca D’Oro per il miglior documentario a “La scomparsa di mia madre” di Beniamino Barrese, che racconta la storia della madre, Benedetta Barzini, top model italiana negli anni ’60, musa di Andy Warhol, Salvador Dalì, Irving Penn e Richard Avedon. Femminista militante, a 75 anni, stanca dei ruoli, desidera lasciare tutto per raggiungere un luogo lontano dove scomparire. Turbato da questo progetto, suo figlio Beniamino comincia a filmarla, per tramandarne la memoria. Il film ha vinto anche la menzione speciale WIF – Women in Film, attribuita dalla giuria composta da Kissy Dugan, presidente di Wif, dall’attrice Valentina Carnelutti e dalla regista Antonietta De Lillo.
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Naziha Arebi

Il Premio Signum, scelto dal pubblico va invece a “Freedom Fields” della regista anglo-libica Naziha Arebi, documentario che segue tre donne e la loro squadra di calcio nella Libia post-rivoluzionaria, tra sogni e speranze.Durante le giornate del festival – che si è concluso con lo spettacolo “Refugees il respiro dei migranti – Salina Opera Paese”, diretto da Ugo Bentivegna con le musiche di Mario Incudine – sono stati attribuiti premi speciali del Festival: per Marco Bellocchio Premio Ave – Energia Della Poesia, Poesia Dell’energia; a Letizia Battaglia il Premio Irritec Sicilia.Doc.;a Abraham Yehoshua il Premio Ravesi “Dal testo allo schermo”; Premio Lady Wilmar ad Agostino Ferrente per “Selfie”; Premio Siae a Claudio Giovannesi per “La paranza dei bambini”.