Difficile, arrivati a Scicli, andare via.

Tanto incantata è questa cittadina dove le facciate settecentesche della via Mormino Penna, ma più di tutte quella di Palazzo Beneventano, sono – secondo l’Unesco – “un capolavoro del genio creativo umano dell’età tardo-barocca”. Solenne e accogliente insieme, è un inno alla qualità della vita. Non a caso il commissario Montalbano l’ha scelta come suo luogo di lavoro. Ed è stata proprio la fiction ad accendere i riflettori su questo lembo di Sicilia dove i palazzi paion fatti di merletti, le chiese si arrampicano sulla montagna e da lassù sembrano proteggere la cittadina. Tra queste meraviglie Le Vie dei Tesori, che a Scicli è ormai un appuntamento consolidato, propone un viaggio denso di echi storici e letterari alla ricerca dei suoi percorsi più autentici e meno da ribalta televisiva, a partire dalle chiese che vegliano la città. Tra cappelle barocche, palazzi sontuosi, musei dove il tempo pare essersi fermato.

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