Sfuma il sogno di Trapani Capitale italiana della cultura

Vince Procida, scelta tra le dieci finaliste, ma il lavoro corale svolto in questi tempi difficili dall’intera provincia trapanese, non andrà disperso

di Marco Russo

18 Gennaio 2021

Un sogno che sfuma, ma un altro che prende vita. Non sarà Trapani la Capitale italiana della cultura 2022, la commissione di esperti nominata dal  Mibact e presieduta da Stefano Baia Curioni, ha premiato Procida, scelta tra le dieci finaliste. Ma il lavoro corale svolto in questi tempi difficili da un territorio intero, non andrà disperso. A partire dal patto per la cultura trapanese, sottoscritto da tutti 24 sindaci della provincia (ve ne abbiamo parlato qui), un impegno per la creazione di una rete che ha l’obiettivo di condividere politiche e strategie culturali per tutto il territorio.

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Uno scorcio di Trapani

Una sinergia che si sintetizza nell’articolato dossier della candidatura, presentato venerdì scorso davanti alla commissione del Mibact, dal sindaco Giacomo Tranchida e dall’assessore comunale alla Cultura, Rosalia D’Alì. Un insieme di circa 100 progetti, che avranno un’unica cabina di regia, e che coinvolgono 150 partner, tra istituzioni, associazioni, fondazioni, attori della filiera culturale, organizzazioni sindacali, ma anche tessuto imprenditoriale, senza dimenticare talenti creativi, giovani e scuole.
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Basilica di Maria Santissima Annunziata a Trapani (foto Francesco Ferla)

“Arte e Cultura, Vento di Rigenerazione” è il titolo del dossier, suddiviso in cinque quadri che hanno in comune il concetto di “policromie”: dell’arte, della musica, della natura, del gusto e della scienza. A supportare la candidatura di Trapani, ci sono stati testimonial, influencer, opinion leader del mondo della cultura, dello spettacolo, dello sport, della gastronomia che hanno un legame particolare con il territorio. Una visione strategica e corale, che unisce persone ed energie diverse per una rinascita all’insegna della cultura. Una sintesi raccontata attraverso il video “Noi siamo il vento”, presentato nel corso dell’audizione.
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La Tonnara di Bonagia

Una candidatura che è stata – ha sottolineato il sindaco Tranchida – “frutto di un lavoro lungo e intenso, fatto di passione e dedizione che non può essere perso e che noi tutti abbiamo il dovere di salvaguardare e valorizzare. Questo è un punto di partenza che vedrà sviluppare una serie di progettualità da condividere con tutti gli enti e le istituzioni della città e del territorio, con il Patto della Cultura Trapanese, ma anche con tutti coloro che vorranno far parte di questo percorso”.
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La Torre della Colombaia

“È stata un’occasione molto emozionante per chi ha lavorato al progetto e per chi lo ha seguito da vicino – ha detto l’assessore alla Cultura Rosalia D’ Alì, ricordando le tappe del percorso che hanno portato alla candidatura – il percorso è stato bellissimo e molto partecipato. Il nostro lavoro e il dossier, coordinato dalla professoressa Ignazia Bartholini, hanno ricevuto i complimenti da parte del Mibact che ha sottolineato il ruolo attivo della comunità nel processo di candidatura”.