Sicilia “calamita” per i turisti: è la regione che cresce di più

L'Isola ha aumentato le presenze italiane del 9,5 per cento. La provincia di Messina è prima, seguita da Palermo, Trapani e Catania

di Giulio Giallombardo

3 Giugno 2019

Sono sempre di più i turisti che scelgono la Sicilia per trascorrere le loro vacanze. Anche l’Isola segue la scia positiva che l’anno scorso ha attraversato il resto d’Italia, dove i flussi turistici sono aumentati – secondo i dati provvisori dell’Istat – con un incremento pari a 428 milioni di presenze. La Sicilia è la regione italiana ad essere cresciuta di più, con un aumento di presenze italiane del 9,5 per cento. Il numero è tratto dalla relazione presentata dal direttore del dipartimento per la produzione statistica dell’Istat, Roberto Menducci, nel corso dell’audizione alla Commissione Attività produttive, Commercio e Turismo della Camera dei deputati.

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Il Teatro antico di Taormina

Sono cinque le regioni in cui si concentra oltre la metà delle presenze di italiani e il 64,7 per cento di quelle degli stranieri, secondo i dati Istat: il Veneto con uno share del 16,5 per cento sul totale presenze, il Trentino Alto Adige con l’11,9 per cento, la Toscana con il 10,9, l’Emilia Romagna con il 9,5 e la Lombardia con il 9,4. Tuttavia, la Sicilia è la regione migliore in termini di crescita, mentre sul podio per gli arrivi degli stranieri ci sono Sardegna, Puglia e Calabria.
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I tetti della Cattedrale di Palermo

Secondo i dati provvisori dell’Istat, elaborati dall’Osservatorio del Dipartimento regionale Turismo, Sport e Spettacolo, il totale delle presenze turistiche in Sicilia nel 2018 si attesta a 15.136.705 con un aumento del 2,9 per cento rispetto al 2017. La provincia di Messina è prima per numero di presenze con 3.490.476, seguita da Palermo con 3.289.014, cresciuta del 10,3 per cento, e Trapani con 2.374.398. Seguono Catania (2.115.164), Siracusa (1.330.106), Ragusa (1.137.468), Agrigento (1.021.719), Caltanissetta (248.949) ed Enna (129.411).
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Code all’ingresso del Palazzo Reale di Palermo

“La Sicilia inizia ad avere una propria autonomia grazie alla sua insularità”, spiega a Le Vie dei Tesori News, Giovanni Ruggieri, presidente dell’Otie, l’Osservatorio turistico delle isole europee e professore di Economia dell’Industria turistica all’Università di Palermo. “L’Isola comincia ad essere autonoma agli occhi del mondo come realtà insulare, – aggiunge Ruggieri – per questo ha aumentato il suo appeal. Il concetto di isola ha un’attrattiva molto forte che rende un luogo unico rispetto agli altri. Poi la crescita è dovuta anche agli eventi che la Sicilia ha ospitato e al fatto che è un luogo più sicuro rispetto agli altri paesi del Mediterraneo. Insomma, comincia a diventare un’isola non solo da visitare una volta, ma in cui si può tornare”.