le vie dei tesori

  • Si entra nell'imponente edificio di via Roma dove si visitano i saloni decorati e l'inedito casellario americano con un'esperienza curata da Stefano Savona. Aprono le collezioni di chimica e fisica, e il laboratorio di robotica; si torna al Bunkerino dei giudici Falcone e Borsellino. E ancora le lezioni d’arte su Sofonisba Anguissola e il ritratto di Charlotte di Francia. Nuova visita teatralizzata nella chiesa di Sant'Ippolito con Stefania Blandeburgo nei panni di una “mendicante di mestiere”

  • Un’esperienza curata dal documentarista Stefano Savona valorizza la sala nascosta dove si trova un antico fermoposta con 660 cassette postali. Si entra in un’altra saletta decorata con marmi policromi, destinata a chi voleva scrivere le lettere con l’aiuto di un impiegato postale che lavorava come correttore

  • Alla scoperta del cimitero centrale, tra cappelle e mausolei, si visita il museo Obsculta delle monache e poi le degustazioni di Cerasuolo e la preparazione delle “scacce”. Da non perdere la casa-museo, creata dall’organista Salvatore Appiano, grande collezionista e mecenate e il ritrovato Palazzo della Cancelleria con le gigantografie realizzate dal fotografo Giuseppe Leone

  • Dai codici miniati dei monaci alle collezioni private, dalle terme romane ai laboratori artigiani ancora in attività. Sabato 1 e domenica 2 novembre un weekend tra sacro e profano, alla scoperta di chiese barocche, musei etnografici, residenze signorili e aree naturalistiche e installazioni contemporanee

  • Si scoprono le tavole di Basile con l'architetto e i re Borbone con lo storico. Ultimo weekend per entrare dietro le quinte del Teatro Massimo, a Villa Bordonaro le foto dei set, sotto Porta dei Greci le tracce del Crocifisso di Navarrete. E ancora, piantagioni di frutti esotici, degustazioni di birra, passeggiate ed esperienze

  • Un’esperienza curata dal documentarista Stefano Savona valorizza la sala nascosta dove si trova un antico fermoposta con 660 cassette postali. Si entra in un’altra saletta decorata con marmi policromi, destinata a chi voleva scrivere le lettere con l’aiuto di un impiegato postale che lavorava come correttore. Per un solo weekend si visitano anche le stanze colme di capolavori del Futurismo, a partire dalle cinque tele-capolavoro di Benedetta Cappa Marinetti