Messina

  • Sabato 4 e domenica 5 ottobre la città dello Stretto chiude l’edizione del festival con un itinerario raffinato e inedito, tra dimore storiche normalmente chiuse al pubblico e oasi verdi poco conosciute. Si parte dal Circolo di Palazzo Carrozza, gioiello post-sisma, per proseguire con Villa Rodriguez, affacciata sul mare con i suoi interni anni Venti, e Villa Cianciafara, raro esempio di architettura settecentesca scampata al terremoto. Spazio anche al verde con il parco di Villaggio Sant’Agata, orto botanico privato con 365 specie, e i tre istituti religiosi, Spirito Santo, Sacro Cuore ed Eremo della Madonna degli Angeli Spazio anche al verde: il parco di Villaggio Sant’Agata, orto botanico privato con 365 specie, e i tre istituti religiosi – Spirito Santo, Sacro Cuore ed Eremo della Madonna degli Angeli

  • Un fine settimana tra silenzio e bellezza, tra monasteri, eremi e luoghi solitamente inaccessibili. Sabato 27 e domenica 28 settembre sarà l’ultima occasione per visitare la maestosa Camera di Commercio, con il suo Salone della Borsa appena restaurato, ma anche per scoprire Villa Rodriguez e Villa Cianciafara, parchi segreti come il Villaggio Sant’Agata, e per la prima volta tre istituti religiosi carichi di storia. In programma anche escursioni fuori porta verso due ghost town, Gualtieri Sicaminò e Borgo Rajù

  • Nei tre weekend dal 20 settembre al 5 ottobre, arriva la nona edizione del Festival nella città dello Stretto. Apre la Prefettura solo nel prossimo fine settimana, poi visite alla Camera di Commercio, a circoli privati e borghi dimenticati. Apre il parco privato di Villa Labruto con le sue 365 specie botaniche, e per la prima volta anche tre istituti religiosi: lo Spirito Santo con le sue antiche celle scavate nella roccia, il Sacro Cuore che custodisce l’ulivo di San Placido e l’Eremo della Madonna degli Angeli

  • Quattrocento luoghi, altrettante esperienze, passeggiate, degustazioni, concerti, visite teatralizzate. Cinquecento storyteller del patrimonio, 1500 ragazzi delle scuole. Dal 20 settembre al 16 novembre la diciannovesima edizione di uno dei più partecipati festival italiani di scoperta del patrimonio. Due mesi interi per riappropriarsi della bellezza a Palermo, Catania, Messina, Enna, Caltanissetta, Ragusa, Trapani, Marsala, Mazara, Alcamo, Bagheria, Carini, Termini Imerese, Corleone, Leonforte, Sciacca

  • Un progetto innovativo porta l’archeologia subacquea nell’era digitale: al largo di Capo Graziano, una mappatura tridimensionale ad altissima risoluzione racconterà i reperti presenti nei fondali, aprendo una nuova stagione di ricerca, tutela e fruizione

  • Ingresso storico del capoluogo tra le località premiate per la qualità ambientale e dei servizi balneari. Il riconoscimento coinvolge tre ampi tratti di costa e si affianca a quello ottenuto da Nizza di Sicilia, anch’essa nuova entrata nel circuito. Conferme arrivano per diverse località del comprensorio jonico, da Roccalumera a Taormina, e per le spiagge del Ragusano, tra cui Modica, Pozzallo, Scicli e Marina di Ragusa, dove si terranno cerimonie celebrative. Anche Menfi, nell’Agrigentino, mantiene le sue due storiche Bandiere Blu. Di contro, perdono il riconoscimento le spiagge di Lipari, nel Messinese, e Ispica, nel Ragusano