progetto

  • Inaugurato “Matre Terra”, il primo sentiero di land art nel Parco. Un progetto corale che ha trasformato un’area abbandonata in un percorso di rigenerazione culturale ed ecologica. Ideato dall’associazione Chiarìa, l’iniziativa unisce artisti, scuole e comunità, restituendo bellezza a un territorio ferito

  • Lo studio di fattibilità è stato redatto dal gruppo di lavoro nominato dal sindaco Roberto Lagalla e coordinato dal paesaggista Giuseppe Barbera. Pronti 10 milioni di euro per i primi interventi: la valorizzazione dei giardini storici, il recupero di tunnel sotterranei, il restauro delle torri d’acqua. I magazzini borbonici diventeranno spazi per coworking e punti di ristoro, le Case Rocca ospiteranno accoglienza e bookshop, mentre nell’ex campo nomadi nascerà un parcheggio alberato e un biolago

  • Presentato il progetto Choral, sigla che sta per Cultural heritage for all, di cui la Fondazione Le Vie dei Tesori è partner nell’ambito dell’Interreg Italia-Malta, insieme con il capofila Arces, con gli atenei di Palermo e di Malta e con Heritage Malta. Totem digitali, visori in realtà virtuale, ricostruzioni in 3D, per migliorarne la fruibilità del patrimonio in chiave sostenibile

  • Il Consiglio comunale ha approvato la variante urbanistica del progetto riqualificazione del tratto di litorale della costa sud. Un investimento dal 12 milioni di euro per un progetto che fonde innovazione ambientale e valorizzazione territoriale. L'intervento mira a creare uno spazio inclusivo e sostenibile, integrato con il porticciolo

  • Presentato alla Bit di Milano il progetto di riqualificazione che prevede un investimento complessivo di 184 milioni di euro, di cui 90 milioni di cofinanziamento della Regione Siciliana. L'obiettivo è trasformare gli storici stabilimenti in poli d’eccellenza per il turismo termale e rigenerativo, consolidando l’immagine della Sicilia come destinazione privilegiata nel panorama mediterraneo

  • Scoperta una bifora quasi del tutto integra, con la colonna tortile in marmo di Carrara, durante i lavori in corso all’edificio settecentesco della Kalsa. L’intenzione dei progettisti è adesso di valorizzarla, restituendola nel suo aspetto originario. Al termine dei lavori, quello che attualmente è un rudere, si trasformerà in un complesso di tremila metri quadrati con 17 unità immobiliari, che diventerà anche un luogo aperto alla città