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Il festival arriva nei tre weekend dal 7 al 22 ottobre. A Ragusa apre per la prima volta al pubblico la casa museo della Beata Schininà, fondatrice delle suore del Sacro Cuore di Gesù e apre in notturna il Duomo e la cattedrale di San Giovanni Battista. A Scicli debutta il percorso narrativo nel cimitero monumentale, si ritorna nel Parco archeologico di Chiafura e si sale sul campanile di San Giovanni
Palermo cresce ancora e ripete le 30mila presenze in un fine settimana. In tremila a Catania e duemila a Scicli. Pieni i due castelli di Alcamo, il lavatoio medievale di Cefalù il sito più visitato fuori dal capoluogo. Ragusa, Carini e Mantova superano le mille presenze ciascuna
Un coro di 30 elementi chiude il festival nel capoluogo ibleo e si potrà scoprire da vicino, dopo 60 anni, la statua dell'Immacolata di San Francesco. Scicli ha aggiunto tele del Gruppo di Scicli a Palazzo Spadaro
Aumenta la partecipazione al festival: nel secondo fine settimana di ottobre quarantamila presenze in otto città. A Palermo numeri sempre più in crescita con 30mila visitatori. Le altre città insieme superano i diecimila
Nel Duomo del capoluogo esposte le opere sopravvissute al sisma e si sale sul campanile di San Giovanni Battista. A Scicli, terza città più visitata del festival dopo Palermo e Catania, apre Palazzo Busacca e proseguono le visite al Municipio, set del Commissario Montalbano
Ricco fine settimana del festival in dieci città. Palermo arriva quasi a 19mila visitatori mentre le altre insieme superano i 10mila. Santa Caterina il luogo più amato nel capoluogo, seguita dal Politeama. Il lavatoio medievale di Cefalù supera i 500 visitatori. In tanti anche a Trapani e Termini Imerese che hanno aggiunto due giorni in più