scoperta
Si tratta di un reperto imponente di preziosa fattura, che adesso sarà restaurato a cantiere aperto. La scultura sarà esposta da sabato 26 agosto all’antiquarium del Baglio Florio nel parco archeologico trapanese
Scoperta per caso durante i lavori di disboscamento una struttura lunga 15 metri che, secondo le prime ipotesi, potrebbe essere la darsena collegata al mare o una struttura di contenimento sul fiume. Un ritrovamento di grandissimo interesse che potrebbe far riscrivere la topografia della città
Scoperto casualmente dagli operai impegnati nella manutenzione e fruizione dei fronti di scavo, è composto da due raffinati elementi lapidei scolpiti. Al centro presenta un festone in altorilievo con cesti dai quali traboccano fiori e frutta
Il ritrovamento permetterà di riscrivere l’ampiezza dell’abitato di età ellenistica, ma già nell’orbita romana, in attività sino all’epoca medievale. Sul posto lavorano anche i giovani richiedenti asilo del centro Casa Belvedere di Marsala, che ha stretto un accordo di archeologia solidale con il Parco e l’Università di Ginevra
Dopo il ritrovamento lo scorso ottobre di centinaia di anfore puniche, sono in programma altre immersioni per studiare meglio i fondali di Cala Gadir. Il soprintendente del Mare: “La strada maestra è quella tracciata da Sebastiano Tusa”
In contrada San Giovanni, all’interno di una zona già nota per l’interesse archeologico, è stato individuato uno dei pochi lembi non ancora indagati delle antiche sepolture. Acquisiti nuovi elementi per la conoscenza dei riti funerari