◉ ARCHEOLOGIA
Dal mare di Agrigento affiorano due reperti provenienti da una nave romana
Si tratta di un ceppo mobile e della contromarra di un’ancora appartenente a una piccola imbarcazione nei fondali di Cannatello, vicino a San Leone. Gli oggetti recuperati sono stati affidati al Parco archeologico della Valle dei Templi
di Redazione
8 Agosto 2024
Due reperti archeologici di grande interesse storico sono stati ritrovati nel corso di un’importante operazione conclusa nei fondali di Cannatello vicino a San Leone, in provincia di Agrigento. La Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana, con il supporto dell’Arma dei Carabinieri, ha recuperato infatti alcune parti in piombo, in particolare un ceppo mobile e la contromarra di un’ancora appartenente a una piccola imbarcazione, probabilmente di epoca romana.
L’operazione di tutela dei reperti – spiegano dalla Regione – è stata avviata a seguito di una segnalazione da parte dell’associazione BCsicilia. La Soprintendenza del Mare ha coordinato l’intervento avvalendosi della collaborazione dei militari dell’Arma del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Palermo e del Nucleo Sommozzatori dei Carabinieri di Messina.
I reperti recuperati sono stati affidati al Parco archeologico della Valle dei Templi, che si occuperà del primo trattamento conservativo. Successivamente, verranno valorizzati in una struttura del territorio agrigentino, contribuendo a arricchire il patrimonio culturale e storico della Sicilia.
“Il mare con i suoi fondali continua a regalarci grandi emozioni, oltre che reperti preziosi per la conoscenza della storia – dice l’assessore regionale ai Beni culturali Francesco Paolo Scarpinato –. Un ringraziamento va a tutti coloro che hanno reso possibile questa operazione. La collaborazione tra enti, istituzioni e privati cittadini è di fondamentale importanza per proteggere e valorizzare il nostro patrimonio culturale sommerso”.