reperti

  • Un progetto innovativo porta l’archeologia subacquea nell’era digitale: al largo di Capo Graziano, una mappatura tridimensionale ad altissima risoluzione racconterà i reperti presenti nei fondali, aprendo una nuova stagione di ricerca, tutela e fruizione

  • Si tratta di un ceppo mobile e della contromarra di un’ancora appartenente a una piccola imbarcazione nei fondali di Cannatello, vicino a San Leone. Gli oggetti recuperati sono stati affidati al Parco archeologico della Valle dei Templi

  • Oltre il ritratto marmoreo di Augusto, in mostra reperti mai esposti prima provenienti da precedenti campagne di ricerca e da scavi recenti. Esposte anche le collezioni comunali raccolte nei primi decenni del secolo scorso, con donazioni e recuperi

  • La collezione è parte integrante del corredo funerario composto da vasi, suppellettili e monili che furono scoperti nel 1886 da contadini nell’area archeologica di Monte Adranone. Il corpus, che si trovava nei magazzini del museo palermitano, è stato allestito stabilmente nelle sale di Palazzo Panitteri

  • La collezione è parte integrante del corredo funerario composto da vasi, suppellettili e monili che furono scoperti nel 1886 da contadini nell’area archeologica di Monte Adranone. Dai depositi del museo Salinas, il corpus sarà trasferito stabilmente nelle sale di Palazzo Panitteri

  • La struttura espositiva conterrà gran parte del patrimonio culturale sommerso e recuperato negli ultimi venti anni e racconterà la storia del della navigazione in Sicilia. Come aveva immaginato Sebastiano Tusa. La conclusione dei lavori è prevista nell’arco di 18 mesi. L’importo complessivo per la realizzazione delle opere è pari a oltre 4 milioni e mezzo