Una particolarissima collezione di macchine tipografiche su cui il maestro Antonio Caglià Guittard nell’Ottocento insegnava il mestiere di tipografo ai ragazzi del territorio. Pezzi preziosi, dal meccanismo affascinante, esposti nel complesso del Conservatorio Bellini di Caltanissetta, una delle chicche di questa ottava edizione del Festival nel capoluogo nisseno, iniziata lo scorso weekend e che andrà avanti per i due successivi fino al 29 settembre. Ma non è l’unica novità. Si visita l’ottocentesco palazzo sulla collina del Tondo, che ospita sia la Provincia che la Prefettura; la Madonna dell’Assunta voluta dalla contessa Aloisa De Luna che volle esservi sepolta con il figlio Francesco II Moncada; Villa Lapadura, oggi trasformata in “officina” per artisti emergenti e affermati, che esporranno le loro opere durante il festival, e l’area archeologica Palmintelli, nel centro della città, dove fu scoperto un complesso funerario di tombe a grotticella dell’età del Bronzo.

Qui il programma completo di Caltanissetta

(Video Rosaura Bonfardino)