“A rischio l’integrità della Targa Florio”, l’allarme dei sindaci
La zona di Floriopoli, dove si trovano le tribune della storica gara automobilistica, sarà interessata dai lavori di Rfi per il raddoppio della Palermo-Catania-Messina
di Redazione
28 Febbraio 2022
Un pezzo importante del circuito della Targa Florio potrebbe presto cambiare volto. È il timore di alcuni sindaci delle Madonie che lanciano l’allarme per il progetto di Rete ferroviaria italiana sul raddoppio della Palermo-Catania-Messina. Nella zona di Floriopoli, che comprende i box, le tribune, la torre dei cronometristi, – riporta l’Ansa – è prevista la realizzazione di una rotonda, di una nuova strada e il consolidamento del costone. Preoccupati i sindaci del territorio, che vedono minacciata l’integrità e l’immagine dello storico circuito della gara automobilistica creata da Vincenzo Florio nel 1906.
“I lavori nell’area, che ricade nel Comune di Termini Imerese, – si legge su Ansa – sono previsti nella tratta Fiumetorto-Lercara Friddi, 30 chilometri a doppio binario. I Comuni interessati dall’opera hanno ricevuto gli elaborati da Rfi, lo scorso 21 gennaio, e dovranno esprimere pareri entro il 21 aprile. Le osservazioni alla richiesta di Via, fatta pervenire da Rfi al Ministero per la transizione ecologica, dovranno pervenire entro il 12 marzo. Tra le opere è prevista l’eliminazione del passaggio a livello all’incrocio delle statali 113 e 120, con la realizzazione di un viadotto che, dall’area del bivio di Sciara, attraversa la vallata del Torto, supera l’omonimo fiume e il nuovo tracciato ferroviario e termina a ridosso di Floriopoli”.I lavori nell’area, che ricade nel Comune di Termini Imerese, sono previsti nella tratta Fiumetorto-Lercara Friddi, 30 chilometri a doppio binario. “L’impatto delle nuove strutture sulla vallata del Torto, sui fertili terreni agricoli che la compongono e sullo storico tracciato motoristico, – riporta ancora l’Ansa – aveva già allarmato il Consiglio comunale di Termini Imerese che, nel 2004, aveva bocciato un’ipotesi simile proposta da Rfi nell’ambito di un altro progetto, quello della velocizzazione della tratta Pelermo-Agrigento”.Nel 2020, la Regione Siciliana aveva posto il vincolo sul brand della gara automobilistica, dichiarandola bene di interesse culturale, insieme alle testimonianze materiali costituite da ventidue targhe premio in bronzo e trecento fotografie storiche depositate all’Aci di Palermo (ve ne abbiamo parlato qui). La Targa Florio, proprio per l’alto valore storico riconosciuto, dal 2009 è già iscritta nel registro delle Eredità immateriali della Regione Siciliana al numero 129 del libro delle celebrazioni.