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Ritorna a Messina l’Horcynus Festival tra cultura, impegno e sostenibilità
Dal 18 luglio all’8 agosto al via l’appuntamento consolidato dell’estate del capoluogo, giunto alla 22esima edizione. Un programma ampio e articolato, in cui il cinema si coniuga con il documentario, la musica, i libri, i concerti. Si inaugura con la proiezione del docufilm “I Quindici”, per la regia di Alessandro Turchi, che racconta la storia del Birrificio Messina
di Redazione
17 Luglio 2024
Un intreccio armonico di percorsi culturali, scientifici ed artistici per riflettere sulle emergenze ambientali e le disuguaglianze che affliggono i nostri tempi. Dal 18 luglio all’8 agosto torna la sessione estiva dell’Horcynus Festival, appuntamento consolidato dell’estate messinese al Parco Horcynus Orca a Capo Peloro. “Scegliere il domani”, così si intitola la 22esima edizione del festival promosso da Fondazione Horcynus Orca e da Fondazione Messina.
Come è tradizione, l’Horcynus Festival restituisce sul piano culturale il lavoro che le due fondazioni svolgono nel contrasto alle diseguaglianze economiche e sociali e ai mutamenti climatici. Anche quest’anno è caratterizzato da un programma ampio e articolato, in cui il cinema (italiano spagnolo, arabo) si coniuga con il documentario, la musica, i libri, i concerti. L’edizione 2024 propone una serie di appuntamenti, confermando le sezioni “Arcipelaghi della visione”, “Mare di cinema arabo”, “Fuori Norma”, il concorso nazionale di videoclip “Vedere la Musica”, eventi letterari, di teatro e musica (qui il programma completo del festival).
Il festival si apre il 18 luglio alle 21.30 con la proiezione del docufilm “I Quindici”, per la regia di Alessandro Turchi, che racconta la storia del Birrificio Messina ed è prodotto da Ecosmedia. E con la presenza dei workers buyout messinesi sostenuti dalla Fondazione Messina. Ma sono davvero tantissimi gli appuntamenti: dal dialogo (in streaming) con il regista inglese Ken Loach e la proiezione della sua ultima opera “The old Oak”, al concerto dei Radio Dervish, alla premiazione del concorso di videoclip di artisti emergenti la cui giuria è presieduta da Carlo Massarini, alla presentazione del “Dialogo sulla fede”, libro scritto a due mani da Antonio Spadaro e Martin Scorsese (la nave di Teseo), al concerto di Roberto Vecchioni il 3 agosto a Roccavaldina.
In attuazione del nuovo piano strategico del Distretto Sociale Evoluto – di cui Fondazione Horcynus Orca e Fondazione Messina sono parte fondante – esplicitamente ispirato a teorie della complessità e ad approcci evolutivi non lineari, il festival da quest’anno assume stabilmente, per il prossimo futuro, le connotazioni di un insieme di percorsi diversi che, insieme, permetteranno di strutturare, già nel 2024, la Scuola Euro-Mediterranea di alta formazione per l’Economia Responsabile, per un’economia, cioè, che si ispiri a criteri di giustizia sociale e giustizia ambientale.
“Da sempre l’Horcynus Festival restituisce in termini culturali il lavoro che il Distretto svolge nel contrasto alle diseguaglianze economiche, sociali e di riconoscimento – sottolinea Giuseppe Giordano, presidente della Fondazione Horcynus Orca e prorettore dell’Università degli Studi di Messina – . In questa 22esima edizione abbiamo puntato ancora di più sullo ‘Scegliere il Domani’, perché il futuro dipende anche da ciò che facciamo, insieme, per la comunità, a partire da quella più esposte alle scosse del contemporaneo. Ci sarà l’opportunità di assistere a documentari e film in anteprima nazionale, concerti, laboratori educativi di alto livello: interessanti, innovativi e che ci aiuteranno a riflettere. Il tutto in modo gratuito, come sempre”.
“È importante sottolineare – spiega Gaetano Giunta, fondatore di Fondazione Messina – che la manifestazione nasce da un percorso di ricerca che si snoda durante tutto l’anno, ed è sempre più festival della ‘complessità’, di ‘intrecci’ e ‘intersezioni’. Nelle sue diverse articolazioni, denominate Lab, Social ed Edu, rappresenta un’emergenza scientifico-culturale e di divulgazione che accompagna la vita, l’evoluzione e il processo di internazionalizzazione del Distretto Sociale Evoluto, nei differenti territori in cui esso si sviluppa”.
Il direttore artistico, il regista Franco Jannuzzi, sottolinea anche “il valore dei premi che conferiremo ad Adriano Aprà, che ci ha lasciato un importante insegnamento per cercare una ‘nuova strada del cinema italiano’ e a Ken Loach, un grande autore che ha deciso di non girare più film ed ha sempre raccontato le storie delle persone più bisognose della nostra società. Dopo un videocollegamento con Loach, proietteremo il suo ultimo film, ‘The Old Oak’. Da segnalare la nuova collaborazione con Daniela Weber, responsabile della programmazione del Festival di Berlino, che proporrà ‘White Plastic Sky’ e ‘Alcarras’, due film selezionati dalla Berlinale, che ci racconteranno il ‘domani’ in maniera diversa. Come anche le registe e i registi di tutti gli altri film, ci parleranno della loro visione del futuro, oscillando tra passato e presente”.
Si rinnova, inoltre, per il sesto anno consecutivo la partnership con il Festival del cinema spagnolo e latino-americano “La nueva ola”, in programma dal 28 al 30 luglio: La selezione curata da Federico Sartori e Iris Martín-Peralta (Exit Media), in linea con la tematica centrale del Festival, presenta ogni sera un programma composto da un corto in prima nazionale e un lungometraggio di qualità dell’ultima stagione del cinema spagnolo.
Giacomo Farina, direttore artistico della sezione musica, aggiunge: “Se gli esseri viventi sono nomadi anche le idee lo sono. E la musica non è da meno, anzi le sue vibrazioni spesso precedono idee e persone. Il 20 luglio ospiteremo un appuntamento imperdibile con i Radiodervish e Faisal Taher che, da anni, cantano parole e vibrazioni di pacifica e proficua convivenza fra popoli attualmente in guerra. Inascoltati, come alcuni loro colleghi dall’altra parte del reticolato, ma tenaci e visionari ci racconteranno della Palestina, delle sue speranze e del nostro destino futuro. Così come è il futuro l’argomento sommerso dei concerti di Anet, Basiliscus P, Chris obehi, Curramore e Veeble, in programma il 27 luglio durante il ‘Pelorias Sea Sound’, a cura di Tuma Records e Onda Pop, un futuro che finora le nuove generazioni non vedono, ma che vogliono costruirlo liberamente”.
Presente anche la sezione Horcynus Educational Festival denominata “Laboratori in Festival”, che propone di massimizzare l’impatto educativo delle ricerche e delle sperimentazioni culturali e socio-economico-ambientali attraverso percorsi laboratoriali adatti a bambine, a bambini e giovani che si avvicineranno a materie apparentemente lontane, normalmente vissute passivamente nella quotidianità o eccessivamente didatticizzate: la filosofia, l’arte, il racconto, la matematica, il riciclo e l’architettura.