Svettano imponenti sui tetti rossi e sul blu del mare. Le loro cuspidi a forma di piramide si vedono da lontano, piccoli dettagli di quel pittoresco quadro fuori dal tempo che è Cefalù. Da sempre ammirate con il naso all’insù o dall’alto della Rocca, adesso le torri normanne del Duomo si mostrano come mai prima d’ora. Sarà possibile, infatti, salire i loro gradini e affacciarsi dalle bifore per godere di un panorama mai visto. Per la prima volta nella storia secolare del monumento, dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’Umanità, si potranno visitare le torri della Basilica cattedrale di Cefalù.

Il portale del Palazzo vescovile di Cefalù
È la prima tappa del progetto
Itinerarium Pulchritudinis, che comprende anche
la visita al chiostro e alla cappella del Palazzo vescovile, aperta al pubblico soltanto raramente e al tesoro del Duomo. Il progetto, che sarà presentato domani sera nella Sala Sansoni del Palazzo vescovile, prevede la creazione di un
Parco culturale ecclesiale, promosso dalla Conferenza episcopale italiana, che raccoglierà tutti i beni della Diocesi. “Siamo al lavoro per scrivere lo statuto di questo nuovo Parco culturale – ha detto a
Le Vie dei Tesori News, monsignor
Rosario Dispenza, responsabile del Servizio pastorale Turismo della Diocesi di Cefalù – l’obiettivo è fare rete, valorizzando i nostri tesori sia materiali, come chiese e monumenti, sia immateriali, come feste o eventi religiosi. Questo servirà ad accrescere le capacità progettuali della nostra Diocesi nel settore della cultura e del turismo sostenibile”.

Uno scorcio di Cefalù
Dunque, dopo alcuni
lavori di adeguamento per mettere in sicurezza il percorso e renderlo fruibile, presto le torri del Duomo, saranno aperte alle visite di cittadini e turisti. Si potranno ammirare da vicino bifore, monofore, cuspidi e merli delle possenti architetture, che incorniciano la facciata della chiesa, esempio fulgido di arte normanna, arricchita da influenze arabe. Una delle particolarità delle torri, che conferiscono al Duomo l’immagine di una fortezza, è custodita nelle
cuspidi aggiunte successivamente nel Quattrocento e diverse una dall’altra: la prima a pianta quadrata e con merli a forma di fiammelle, che simboleggerebbe la mitria papale e il potere della Chiesa; l’altra, a pianta ottagonale e con merli ghibellini.Ma la rinascita del monumento normanno passa anche dal
restauro e dalla sistemazione dell’accesso monumentale della Cattedrale, con un finanziamento di
600mila euro assegnato dalla Regione al Comune. Il governo guidato da Nello Musumeci ha formalizzato nei giorni scorsi il decreto di finanziamento per un importo compressivo di 619.756 euro che si inquadra in un più ampio progetto di riqualificazione urbana per uno dei territorio turistici e paesaggistici più importanti della Sicilia. “Anche l’apertura delle torri – ha spiegato
Valerio Di Vico, responsabile del Servizio informatico della Diocesi – si inserisce in questo percorso di valorizzazione avviato dalla nostra diocesi, per dare un segnale di speranza e di rinascita all’intero territorio madonita”.