Avviata la messa in sicurezza della chiesa di Santa Maria di Gesù
Interventi congiunti della Soprintendenza, del Comune e dei vigili del fuoco per salvare il monumento dopo l’incendio di fine luglio. Sarà realizzata una copertura temporanea e si interverrà sulle parti pericolanti. Verranno, inoltre, recuperati tutti i frammenti artistici per un successivo restauro
di Ruggero Altavilla
4 Agosto 2023
Si corre ai ripari per salvare quello che rimane della chiesa di Santa Maria di Gesù, distrutta da uno degli incendi che hanno messo in ginocchio Palermo, alla fine di luglio. Dopo un confronto tra i tecnici del Comune, della Soprintendenza ai Beni culturali, dei vigili del fuoco e dei frati minori del convento, è stata avviata la messa in sicurezza dell’edificio. Tra gli interventi più urgenti – fanno sapere dall’amministrazione comunale – sarà realizzata una copertura provvisoria in vista delle piogge di fine estate e autunnali, mentre i vigili del fuoco provvederanno a puntellare e mettere in sicurezza le parti pericolanti. Il personale della Soprintendenza, invece, recupererà e catalogherà tutti frammenti artistici per un successivo restauro.
Nei giorni scorsi è stata effettuata una valutazione dei danni, alla presenza del padre superiore del convento, fra’ Vincenzo Bruccoleri, da parte dei tecnici dell’Ufficio Centro storico del Comune di Palermo, della Soprintendenza e del Comando provinciale dei vigili del fuoco. Subito, su disposizione della soprintendente, Selima Giuliano, e dell’assessore al Centro storico, Maurizio Carta, sono stati chiusi tutti gli accessi della chiesa. Negli stessi giorni è stata avviata una raccolta fondi lanciata dai Frati minori per ricostruire la chiesa e le opere danneggiate (ve ne abbiamo parlato qui).Dall’incontro tra tecnici e amministratori è emersa la necessità di realizzare urgentemente una copertura provvisoria degli ambienti scoperchiati, così da ridurre i danni alle strutture murarie e agli apparati superstiti a causa dalle piogge spesso, sul finire della stagione estiva, sempre più abbondanti.Inoltre, la presenza a terra, nell’aula della Chiesa, di frammenti di elementi artistici crollati, in particolare di modanature lapidee degli apparati decorativi e monumentali danneggiati, insieme ai detriti di natura edilizia (coppi frantumati, residui di muratura, intonaci e parti di strutture metalliche e lignee delle coperture) – fanno sapere dal Comune – “impone che si proceda ad una ricognizione puntuale e al recupero, catalogazione e conservazione dei frammenti e dei resti ai fini del successivo intervento di restauro, prima di procedere alla rimozione e smaltimento degli sfabbricidi e materiali di risulta privi di valore”.Dopo la riunione operativa del 2 agosto scorso, il Comune, attraverso le risorse di pronto intervento e le professionalità dell’Impresa Damiga a disposizione dell’Ufficio Centro Storico, procederà alla realizzazione delle coperture provvisorie “con lastre in lamiera grecata – spiegano – e opportuno sistema di smaltimento (grondaie e pluviali), a protezione della chiesa e della corsia sovrastante l’ambulacro settentrionale del chiostro, nonché alla incastellatura e protezione di tutte le parti che saranno oggetto di prossimo restauro”.La Soprintendenza provvederà a rimuovere e smaltire i residui del crollo, comprese le attività scientifiche di rilievo, catalogazione, recupero e conservazione dei frammenti artistici per il successivo restauro. Infine, i vigili del fuoco procederanno al puntellamento della porzione residua del solaio in cemento e rimuoveranno le altre parti a rischio caduta ancora pendenti dalle murature, nonché alla rimozione e smontaggio delle campane sul muro d’attico meridionale e alla messa in sicurezza dell’angolo lesionato della struttura muraria.“La messa in sicurezza e il restauro della chiesa di Santa Maria del Gesù – dichiara l’assessore Carta – sono una priorità dell’amministrazione comunale, proprietaria del bene, e di tutti i soggetti coinvolti per restituire alla comunità del quartiere, alla città e al mondo intero un bene prezioso e di altissimo valore storico-artistico e devozionale. Durante la sua recente visita il presidente della Repubblica ha auspicato un intervento tempestivo e accurato per restituire alla collettività un bene culturale preziosissimo e questo auspicio lo sentiamo come necessaria pressione morale all’azione immediata. Che è già iniziata ieri”.