Da dimora nobiliare a discoteca: all’asta villa liberty in abbandono
È in cerca di nuovi proprietari Villino Ramione-Cusimano, un tempo residenza di villeggiatura, poi sede di un noto locale di Palermo e ora in attesa di essere salvato dal degrado
di Giulio Giallombardo
8 Aprile 2021
È stata un’elegante dimora nobiliare della Palermo liberty, poi una casa di riposo negli anni ’80, un tempio della movida agli inizi del nuovo millennio e in tempi recenti rifugio per i senzatetto. Ai tanti volti del villino Ramione-Cusimano se ne potrebbe presto aggiungere un altro. Sopravvissuto tra i palazzi di via Croce Rossa e via dei Leoni, ma da anni in abbandono, è adesso ancora all’asta – l’ennesima – in cerca di nuovi proprietari: la vendita “senza incanto” è fissata per il 6 maggio. Pignorato da circa dieci anni, il valore stimato è di 1.880.000 euro, con un prezzo a base d’asta sceso a 375mila, con un’offerta minima di 281.250 euro.
La storia di Villino Ramione-Cusimano inizia nei primi del Novecento, quando nasce come una delle tante case di villeggiatura di quegli anni, costruita secondo i gusti del tempo. “Le eleganti decorazioni liberty alle aperture, pigne, tulipani, il motivo del fiore di cappero, ripetuto sulle balaustre dei balconi e il fregio con la raffigurazione della vendemmia con putti festanti, sono stati attribuiti alla cerchia di Giuseppe Enea”, scrive Adriana Chirco, architetto e storica dell’arte presidente della sezione di Italia Nostra Palermo.- Villino Ramione-Cusimano, cancello d’ingresso
- Villino Ramione-Cusimano, balcone al primo piano
- Villino Ramione-Cusimano, terrazza al primo piano
- Villino Ramione-Cusimano, la fontana nel giardino con l’insegna del vecchio locale
- Villino Ramione-Cusimano, decorazioni floreali
- Villino Ramione-Cusimano, cancello
- Villino Ramione-Cusimano, terrazza al primo piano
- Villino Ramione-Cusimano, la terrazza del primo piano
- Villino Ramione-Cusimano