Dalla Polonia a Palermo sulle tracce del “principe mago”
L’artista Łukasz Huculak in residenza nel capoluogo fino al 30 marzo, condurrà una ricerca sulle tradizioni esoteriche in Sicilia e le pratiche alchemiche di Raniero Alliata
di Marco Russo
28 Febbraio 2022
Un’indagine sulle tradizioni ermetiche in Sicilia, ponendo l’accento sulle pratiche artistiche ed alchemiche del principe Raniero Alliata di Pietratagliata, tra le figure più eccentriche della nobiltà palermitana del secolo scorso. È il tema scelto dall’artista polacco Łukasz Huculak per la sua residenza a Palermo, iniziata ieri e che proseguirà fino al 30 marzo, con il sostegno dell’Accademia di Belle Arti e Design Eugeniusz Geppert di Wrocław e del Consolato Onorario della Repubblica di Polonia a Palermo.
La residenza di Huculak a Palermo avverrà proprio nei giorni in cui sono entrati nel vivo i lavori di restauro di Villa Alliata di Pietratagliata, residenza del principe Raniero per anni in abbandono, che ospiterà suites di lusso, ristorante con caffetteria e una sala convegni (ve ne abbiamo parlato qui).Un’indagine quella dell’artista polacco singolare perché figlia di suggestioni letterarie e visive di sponda, la cui eco è giunta in Polonia grazie a sparuti testi italiani spesso mai tradotti. Il centro di ricerca sull’arte moderna e contemporanea, Avignon, affiancherà l’artista in un percorso attraverso luoghi ed icone di una Sicilia al centro di questioni aperte su “corporeità e dissoluzione” – ne sono un esempio le Catacombe dei Cappuccini e l’anonimo affresco del Trionfo della Morte, oggi conservato a Palazzo Abatellis -, abbracciando una ricerca non ortodossa sulle tracce dello spiritismo europeo e della filosofia ermetica.“A suggerirne i contorni è il clima culturale che caratterizzò il tramonto malinconico della nobiltà siciliana tra la fine dell‘800 e la metà del ‘900, – si legge in una nota dell’associazione Avignon – in cui le esperienze medianiche divennero un fenomeno di costume o passatempo da salotto. In questo contesto differiscono per intensità le felici parentesi letterarie ed artistiche dei fratelli Casimiro e Lucio Piccolo di Calanovella affiliati alla poetica di Yates, del più noto Giuseppe Tomasi di Lampedusa e del conte Raniero Alliata di Pietratagliata. Quest’ultimo – il ‘principe mago’ – entomologo ed occultista, trascorse gli ultimi anni solitari nel gioiello neogotico ibridato di stili di Villa Alliata a Palermo, esercitando non poca influenza su più generazioni di intellettuali siciliani”.“Il progetto – si legge ancora – intende quindi spingere in avanti la riflessione intorno le influenze ermetiche nelle arti del ‘900. Superando gli studi ortodossi sulle frange più spirituali del romanticismo, del surrealismo e dell’informale, e su artisti legati ai circoli teosofici (Kandinsky, Mondrian, Malewitch); Huculak sposta l’attenzione su quei processi – ai margini dei circuiti ufficiali – caratterizzati da esplorazioni extrasensoriali (Hilma af Clint, Georgiana Houghton, Austin Osman Spare, Emma Kunz), tecniche di automatismo e limitazione del controllo sulla materia pittorica; tutti quei risultati quindi, ottenuti oltre la propria volontà. Esemplare in questo senso la curiosità dell’artista per la narrazione, desunta esclusivamente da alcuni testi, del peculiare esperimento metafisico dei trachettili di Raniero Alliata, che con tutta probabilità anticipa processi Dada, del Gutai e dell’Azionismo Viennese”.Il progetto di residenza è reso possibile inoltre grazie al contributo del Museo Riso, che comprende, tra le altre sedi, il Palazzo d’Aumale di Terrasini; realtà che da oltre vent’anni tutela la collezione entomologica frutto del rigoroso lavoro di Raniero Alliata – acquisita nel 1986 dalla Regione Siciliana – in linea di continuità con le ricerche di Luigi Failla Tedaldi ed Enrico Ragusa, entomologi siciliani dell’ultimo Ottocento.A marzo 2022, l’ottocentesca sede di Palazzo d’Aumale, che custodisce un ricco patrimonio archeologico, naturalistico ed etnoantropologico, ospiterà un intervento dell’artista polacco Huculak in un rapporto di relazione poetica con gli studi naturalistici e metafisici di Alliata. Contestualmente, una costola della ricerca sarà oggetto di una mostra – visitabile 24 ore su 24 – nella micro sede di Avignon; due vetrine nel cuore di Palermo, caratterizzate da una struttura in acciaio e vetro antisfondamento in origine appartenute ad una delle più antiche gioiellerie della città.