Dieci artiste in mostra contro gli stereotipi di genere
4 Marzo 2022
Si inaugura “The Matilda Effect”, un progetto espositivo sui pregiudizi subiti dal sesso femminile nella pratica scientifica e nella cultura
di RedazioneArte al femminile contro gli stereotipi. Dieci donne, artiste provenienti da otto città diverse, affrontano il tema della parità di genere partendo dalla scienza. Si inaugura il 5 marzo alla galleria La Piana Arte Contemporanea di Palermo, la mostra “The Matilda Effect”, a cura di Francesco Piazza, un progetto espositivo che prende spunto dalla “Giornata internazionale delle donne nella scienza”, che si celebra l’11 febbraio, istituita dall’Onu nel 2015 per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema degli stereotipi di genere nella scienza.
Una collettiva ispirata ai pregiudizi subiti dalle donne nella pratica scientifica e a quel processo di “cancellazione” delle loro ricerche, consumato tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento. Una prassi favorita anche dal fatto che, quasi sempre, per essere prese in considerazione le donne dovevano pubblicare col nome dei mariti o spesso firmare con degli pseudonimi maschili.Nei paesi anglosassoni questa tendenza a negare il contributo femminile all’invenzione scientifica è stata studiata dalla storica Margareth Rossiter che l’ha chiamata “Effetto Matilda”, dal nome della scrittrice e saggista statunitense, Matilda Joslyn Gage. La mostra affronta proprio il tema dello squilibrio di opportunità a sfavore delle donne, che investe ogni ambito della società e del vivere quotidiano e che non si limita al solo settore scientifico. Nelle opere realizzate appositamente per questo progetto infatti, le dieci artiste – Evita Andujar, Simona Cavaglieri, Kali Jones, Sarah Ledda, Ilaria Margutti, Nelida Mendoza, Cetty Previtera, Paola Sinatra, Vania Elettra Tam e Samantha Torrisi – lontane da ogni forma retorica o celebrativa, hanno fatto una riflessione sul ruolo della donna anche attraverso la cronaca di una “genialità normale” frutto dell’esperienza, della memoria e di un confronto con il vissuto quotidiano, familiare e privato.Le artiste hanno voluto così intraprendere la strada non facile di una descrizione intima e personale del loro rapporto con un mondo declinato al maschile, instillando nei loro lavori il germe della passione e della conquista e rivendicando il ruolo fondamentale delle donne nella lotta contro un sistema, molto simile a quello raccontato dalla Gage, che vorrebbe ancora cancellarne lo spirito di intraprendenza e l’affermazione individuale.