“Etnografie del contemporaneo”, ciclo di seminari online
Un ciclo di dieci incontri organizzato dall'Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari, con il contributo di studiosi ed esperti sul tema gentrificazione e margini
di Redazione
16 Aprile 2020
Continuano online le attività del progetto “The Human Library. I libri sono uomini” volto alla promozione, valorizzazione e divulgazione del patrimonio librario della biblioteca Giuseppe Leggio, di quello materiale e immateriale delle tradizioni siciliane e del polo biblio-documentario della cultura tradizionale siciliana di Palazzo Tarallo (ve ne abbiamo parlato qui). Seminari, letture multimediali, corsi di formazione sono solo alcune delle iniziative del progetto promosse nell’ambito della campagna #ilmuseopasqualinoacasatua, in adesione alla campagna di prevenzione del Ministero dei Beni culturali e del turismo #iorestoacasa.
Il ciclo di seminari “Etnografie del Contemporaneo – Gentrificazione e Margini” è parte dell’iniziativa della Biblioteca diffusa dei libri umani (grazie alla quale botteghe, appartamenti per turisti e spazi culturali dei mandamenti della Kalsa e dell’Albergheria sono diventati luoghi in cui guardare, toccare, sfogliare e consultare i libri per immergersi nella storia e nella cultura siciliana). Altre iniziative legate al progetto sono i corsi di formazione e i primi incontri con studiosi ed esperti in ambito culturale. Organizzato dall’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari, il quarto ciclo del seminario permanente “Etnografie del Contemporaneo”, ideato e coordinato da Rosario Perricone, prevede dieci incontri – dal 17 aprile e fino al 19 giugno – vedrà il confronto settimanale, in dieci incontri totali, di studiosi ed esperti sul tema “gentrificazione e margini” (qui il programma completo).Venerdì 17 aprile alle 17, sul sito del museo (questo il link), dopo l’introduzione al ciclo di convegni, a cura di Rosario Perricone, il primo appuntamento con “Perdersi. La città senza luoghi”, di Alberto Sobrero, che parte da una riflessione che si focalizza innanzitutto sul termine “città”. Esiste un oggetto-città? In epoca moderna l’interrogativo è più volte stato al centro di dibattiti e altrettante volte si è parlato di crisi della città. I riferimenti antropologici e filosofici sono obbligati: la città è una forma dell’abitare e abitare è ordinare il proprio mondo, separare il noto dall’ignoto, definire il rapporto fra noi e gli altri.Sarà possibile partecipare all’incontro previa iscrizione cliccando qui, sino ad esaurimento posti. Saranno inoltre riconosciuti dei crediti formativi agli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Palermo e dell’Università degli Studi di Palermo.