Siamo nel cuore della provincia ragusana, alla sorgente del fiume Irminio – citato anche da Idrisi - che poi correrà verso il mare. Come tutti i borghi del Val di Noto, anche Giarratana venne spazzato via dal terremoto del 1693 e ricostruito poco lontano. Resta il suo cuore antico, la misteriosa Terravecchia, con i ruderi del castello e il sistema di cinte murarie. E’ la terra della famosa, enorme e dolcissima cipolla presidio Slow Food, a cui è dedicata una sagra, il 24 agosto, giorno di San Bartolomeo, portato in processione scendendo 19 ripidi gradini. Nel museo a cielo aperto al Cuozzu, viene custodita la memoria artigiana e contadina; a Palazzo Barone, è allestito il Museo dell’ emigrazione iblea, una mostra di reperti archeologici e il palmares della Polisportiva di pallavolo femminile Aurora che negli anni ’80 raggiunse anche la serie A. Qui nasce uno dei presepi viventi più visitati dell’isola.
◉ FESTIVAL
A Ragusa antichi portali, mappe, circoli, campanili. Scicli apre il museo naturalistico, le chiese rupestri, e un sontuoso palazzo. A Noto si scende nel rifugio antiaereo e si visita il museo archeologico...◉ LE VIE DEI TESORI
Prospettiva verticale a Ragusa che sale su sei diversi torri campanarie, cucina le scacce e visita il giardino del castello di Donnafugata. Scicli ritorna alle grotte di Chiafura e va per chiese rupestri. Noto scende nel rifugio antiaer...