Gli Amici del sabato mattina
Un gruppo di artigiani e artisti da anni si riunisce per un cornetto, un caffè e solidarietà. E adesso che arriva il Papa…
di Laura Grimaldi
14 Settembre 2018
Cornetto e caffè per far del bene al prossimo. Ogni sabato mattina, dopo la messa delle 7 e mezza nella Basilica di San Francesco d’Assisi, a Palermo, un gruppo di artigiani, artisti e commercianti della città si riunisce per far colazione in un piccolo bar al civico 132 della via Vittorio Emanuele, nel centro storico. Gli spiccioli che restano dall’acquisto di caffè e cornetti vengono conservati in un sacchetto di velluto rosso che si passano l’un con l’altro. Moneta dopo moneta, si forma un gruzzolo che viene donato a chi ha bisogno.Un rito che si ripete da dodici anni per portare un sorriso in diversi angoli del mondo. Insieme nell’arte e nella fede, sono gli ‘Amici del sabato mattina’, come simpaticamente hanno deciso di chiamarsi. “Prima si faceva a gara tra di noi per offrire la colazione agli amici”, dice Piero Accardi, maestro argentiere in via del Parlamento. “Finché un giorno abbiamo deciso che avremmo acquistato caffè e cornetti con il piccolo contributo di ognuno di noi. Offriamo quel che possiamo e dopo aver saldato il conto del bar, conserviamo sempre quanto rimane”, spiega Antonino Catalano, artigiano orafo, tra i più assidui “Amici del sabato mattina”.La scorsa primavera hanno deciso di devolvere la somma raccolta alla ‘Missione Speranza e Carità’ di Biagio Conte. “Di comune accordo, abbiamo pensato di aiutare fratel Biagio che ci ha accolti con un sorriso – dice Piero Accardi – Abbiamo donato quasi 700 euro per i tanti bisogni della Missione”.Nel 2017, i 600 euro raccolti dagli ‘Amici del sabato mattina’ sono andati a una famiglia brasiliana. Una giovane donna, mamma di tre bambini miracolosamente scampati all’incendio della loro umile in un paese al confine tra il Brasile e l’Argentina. La somma è stata consegnata a padre Giuseppe Spera che in quei luoghi è stato missionario dal 1988 al 2004. Il denaro è servito all’acquisto del rivestimento interno della nuova abitazione di Franciele, 25 anni, e dei suoi tre figli, Gustavo, Maria e Gabriel.Ci sono gesti che non hanno prezzo. Semplici azioni del nostro quotidiano che sanno di buono. Piccoli atti di generosità e amicizia che hanno un valore immenso per chi ne beneficia. E in dodici anni sono stati tanti in diversi Paesi del mondo: un centro per malati terminali in Ruanda, un altro per donne affette da Aids in Paraguay, una missione francescana che in Messico assiste centinaia di bambini, un’altra in Madagascar, nel villaggio di Nasandratrony, delle suore Cappuccine dell’Immacolata di Lourdes e persino una delle missioni della Fraternità San Carlo Borromeo a Novosibirsk, nella profonda Siberia. L’offerta degli ‘Amici del sabato mattina’ è arrivata anche in Libano e in Siria.“I nostri incontri hanno un orizzonte ampio”– dice Calogero Zuppardo, architetto e maestro del vetro, sempre presente il sabato mattina insieme alla moglie Angela Piscopo – L’amicizia è un sentimento che si espande e si apre al mondo. E attraverso il nostro gesto vogliamo comunicare la bellezza della nostra amicizia a tutti”.In occasione della visita di Papa Francesco a Palermo, gli Amici del sabato mattina hanno convenuto di inviare quanto già raccolto all’Obolo di San Pietro“il fondo a cui il Santo padre attinge per la carità dei poveri” – come scrive Calogero Zuppardo sul suo profilo Facebook. E lancia un invito: appuntamento sabato al bar ‘Centro storico’ alle 7.30. Dopo la colazione verranno raccolte le offerte dei partecipanti e insieme si raggiungerà il Foro Italico per la messa celebrata dal Papa.