Il miracolo di Cinisi e la nobile palermitana che presto sarà santa

Canonizzazione in piazza San Pietro, davanti al Papa, per la beata Maria di Gesù di Santocanale, che dedicò la sua vita agli orfani e ai poveri, fondando un educandato

di Ruggero Altavilla

5 Marzo 2022

Illeso dopo un volo di 11 metri finito sul cemento. Era il 19 settembre del 2003, quando a Cinisi un giovane operaio, Andrea Cracchiolo, che lavorava a un lucernario, scivolò da una trave proprio sul punto in cui sarebbe sorta la tomba di Carolina Santocanale, beata palermitana, che presto sarà proclamata santa. Dopo la caduta, gli altri operai accorsi lo trovarono in piedi, senza neanche un graffio, come confermò il referto dell’ospedale dove venne accompagnato. È l’episodio che, dopo una lunga inchiesta diocesana, portò alla beatificazione di Maria di Gesù, nome religioso di Carolina, che il prossimo 15 maggio Papa Francesco proclamerà santa in piazza San Pietro.

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Maria di Gesù Santocanale

Fondatrice delle Suore Cappuccine dell’Immacolata di Lourdes, la storia vocazionale di Maria di Gesù Santocanale, è legata alla città di Cinisi, dove si è distinta per la sua opera di evangelizzazione e di promozione umana a favore degli ultimi. Nata a Palermo nel 1852, Carolina apparteneva a una famiglia nobiliare, figlia di Giuseppe Santocanale dei Baroni della Celsa Reale, avvocato, e di donna Caterina Andriolo Stagno. La sua fu una vita di devozione, nonostante la famiglia avesse pronto un matrimonio per lei, Carolina abbracciò la vita religiosa al servizio di poveri, orfani e infermi. Nel 1887 diventa terziaria francescana regolare, col nome di Maria di Gesù. Con alcune compagne istituisce a Cinisi, dove morirà nel 1923, un orfanotrofio, un asilo nido, una scuola di ricamo per ragazze fino a che nel 1909 tutta l’opera viene riconosciuta come Congregazione delle Suore Cappuccine dell’Immacolata di Lourdes.In occasione del presunto miracolo del 2003 – ricordano dall’Arcipretura di Cinisi – l’operaio, dopo il volo dal lucernario, “sostiene di non aver toccato terra come se qualcuno l’avesse preso fra le braccia e posato a terra. Tutti sono convinti che la ‘Signora Madre’ aveva ottenuto non solo il salvataggio del giovane, ma anche che i lavori continuassero”. I resti di Maria di Gesù vengono poi collocati nella nuova cappella, benedetta ed inaugurata da monsignor Cataldo Naro, allora arcivescovo di Monreale, il 29 novembre 2004.
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Maria di Gesù e piazza San Pietro in un dipinto storico

“I medici consultori della Congregazione per le Cause dei Santi, riuniti il 29 gennaio 2015, – si legge sul sito internet dell’Arcipretura di Cinisi – hanno ritenuto l’evento scientificamente inspiegabile. Sia i consultori teologi, sia i cardinali e i vescovi membri della Congregazione, hanno confermato quel parere positivo. Infine, il 14 dicembre 2015, Papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto con cui il fatto era dichiarato miracoloso è avvenuto per intercessione della Venerabile Maria di Gesù Santocanale”. Ma un altro presunto miracolo, avvenuto grazie alla sua intercessione, riguarda due gravidanze portate a termine, tra il 2016 e il 2017, da una donna siciliana affetta da una grave patologia che le aveva causato infertilità.
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Il modello della statua dedicata alla beata palermitana

In occasione della santificazione, una statua in bronzo di due metri raffigurerà la beata Maria di Gesù Santocanale, nel santuario a lei dedicato a Cinisi. La Presidenza della Regione, infatti, ha stanziato 17mila euro per la realizzazione di un monumento dedicato alla nobile palermitana, accogliendo la richiesta dell’arciprete don Antonino Ortoleva. Subito dopo la sua beatificazione, avvenuta il 13 giugno 2016, l’arcivescovo di Monreale ha eretto il santuario diocesano a lei dedicato nella chiesa fatta costruire a Cinisi nel 1904 dalla stessa beata e diventata meta di pellegrinaggi e punto di riferimento per diverse realtà ecclesiali provenienti da varie parti della Sicilia. “La beata Maria di Gesù Santocanale è un modello nell’impegno di promozione umana, al servizio dei poveri, degli ammalati, degli orfani e dei moribondi”, ha dichiarato il presidente della Regione, Nello Musumeci.Mentre Michele Pennisi, vescovo di Monreale, ha proposto un pellegrinaggio a Roma in occasione della santificazione. “La vita della prossima santa, – ha dichiarato il vescovo – è stata un dono speciale della bontà misericordiosa di Dio non solo per la Chiesa di Monreale e per le chiese dove è viva la sua memoria attraverso la presenza delle suore da lei fondate”.(Nella prima foto l’urna di Maria di Gesù durante l’anniversario di beatificazione – foto Santuario Beata Santocanale, da Facebook)