La conferenza sui beni culturali torna dopo 28 anni

La prima si svolse nell'aprile del 1991, la seconda edizione è prevista a settembre, come annunciato dal governatore Nello Musumeci

di Marco Russo

22 Giugno 2019

Era l’aprile del 1991 quando si svolse la prima e finora unica conferenza regionale sui beni culturali. Il presidente della Regione era Rino Nicolosi e teatro dell’incontro fu l’Albergo delle Povere di Palermo. Adesso, a distanza di 28 anni, a fine settembre si svolgerà la seconda edizione della conferenza, che avrà l’obiettivo di dare nuove risposte a un settore strategico come quello dei beni culturali, sempre in continua evoluzione.La conferenza è stata annunciata dal governatore Nello Musumeci, nel corso di un incontro che si è svolto pochi giorni fa a Palazzo d’Orleans, con i nove soprintendenti dell’Isola. “Occorre avviare una fase di programmazione e di riorganizzazione del settore – ha detto il presidente – nella consapevolezza di una necessaria inversione di tendenza e la seconda conferenza regionale prevista, nell’ultima decade di settembre di quest’anno, a distanza di ventotto anni dalla prima che si tenne nell’aprile del 1991, assume un valore ancora più importante”.

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Un momento dell’incontro con i soprintendenti

Tra i temi trattati durante la riunione – alla quale erano presenti anche l’assessore al Territorio, Toto Cordaro e i dirigenti generali dei dipartimenti ai Beni culturali, all’Ambiente e allo Sviluppo rurale, Sergio Alessandro, Beppe Battaglia e Mario Candore – l’applicazione dei piani paesaggistici, nelle more dell’approvazione del disegno di legge sulla riforma urbanistica. Ma anche le iniziative da promuovere per una nuova politica dei beni culturali in grado di accompagnare, nel migliore dei modi, il tasso di crescita che si registra nel turismo, in una prospettiva di razionalizzazione delle risorse attraverso un’interlocuzione continua con gli enti locali tramite una concertazione preventiva.“L’obiettivo da raggiungere – ha concluso Musumeci – è individuare progetti qualificanti da condividere e da sostenere con risorse e mezzi predefiniti e, in quest’ottica, la conferenza dei soprintendenti, che si terrà periodicamente, sarà lo strumento utile per elaborare sinergie e azioni, per una gestione e valorizzazione del nostro patrimonio culturale, all’insegna dell’efficienza e delle nuove esigenze”.