La luna “invisibile” sui tetti di Modica foto del giorno della Nasa
È stata scattata dalla regista Alessia Scarso che ha immortalto la sottilissima falce al tramonto accanto alla chiesa di San Giovanni Evangelista
27 Gennaio 2020
È stata scattata dalla regista Alessia Scarso che ha immortalto la sottilissima falce al tramonto accanto alla chiesa di San Giovanni Evangelista
di RedazioneUna falce sottilissima, quasi invisibile, che affiora sopra i tetti di Modica al tramonto. È lo spicchio di luna crescente al 2 per cento, praticamente non percebile dall’occhio umano, sullo skyline della parte più alta della cittadina ragusana, con la splendida facciata della chiesa di San Giovanni Evangelista che si staglia sopra i tetti. La foto scattata dalla regista modicana Alessia Scarso è stata scelta come “Earth Picture of the Day”, ovvero foto della Terra del giorno, un servizio curato dalla Earth Science Division della Nasa e dall’Eos Project Science Office presso il Goddard Space Flight Center, in collaborazione con il consorzio Universities Space Research Association, che pubblica ogni giorno un’immagine commentata sulle scienze della Terra.
Il 24 gennaio la Usra ha voluto premiare la foto scattata la sera del 27 dicembre scorso dalla regista del film “Italo”, appassionata di astrofotografia, già unica italiana selezionata nel concorso Astronomy Photographer of the Year 2019 con una veduta di un’eclissi di luna sull’Etna. “Alcune volte l’inaspettato regala sorprese piuttosto che compromettere opportunità – scrive la regista in un post su Facebook – . Grazie a qualche calcolo, sopralluoghi e molta pazienza, mi sono appostata su un campo aperto sulla collina davanti allo skyline, seduta sulla timpa, e ho aspettato. Le condizioni meteo non erano favorevoli perché una perturbazione ha chiuso l’orizzonte, ma all’ora esatta l’ammasso di nuvole si è alzato, ha schiarito la linea del tramonto e ha reso più suggestiva l’immagine finale”.“Ci sono molte cose che abbiamo smesso di guardare – prosegue Alessia Scarso – . Non guardando non vediamo, non vedendo dimentichiamo, e dimenticando smettiamo di apprezzare. Esiste tutto un universo oltre noi, e una madre natura cui apparteniamo, che abbiamo nascosto con inquinamento luminoso, acustico, ambientale. Ci stiamo dimenticando che siamo parte e custodi di tutto questo, non abbiamo mai ricevuto alcun titolo di superiorità sul creato, se non il pensiero critico, che mi pare ultimamente non coincida con il prendersi cura. L’occhio nudo moderno fa fatica. Il pensiero contemporaneo è veloce e meno consapevole. Sento il bisogno di tenere vivo questo rapporto di stupore e contemplazione con gli elementi naturali, e nei limiti di ciò che mi è possibile, divulgarne la Bellezza. Rendere visibile, ciò che è diventato invisibile”.