L’arte contro il degrado di Ballarò
Il progetto è nato da un’idea di Igor Scalisi Palminteri e Andrea Buglisi, e ha coinvolto, oltre a loro, altri tre artisti della scena pittorica palermitana: Alessandro Bazan, Angelo Crazyone e Fulvio di Piazza
di Amministratore
31 Luglio 2018
C’è l’icona della “santuzza” di Palermo, Rosalia, il viso stralunato dell’attore Franco Franchi, la folla colorata, un turbine di pesci della città “Tuttaporto”. Con pennelli e vernici (donate da un colorificio) hanno messo a disposizione il loro talento artistico per riqualificare il quartiere di Ballarò – Albergheria a Palermo, dove ora 5 murales colorati campeggiano su altrettanti edifici. Ogni opera è stata pensata per dialogare con il tessuto urbano e la comunità di residenti. Tutti insieme,infatti, artisti e abitanti del quartiere hanno collaborato per salvare dal degrado piazze e palazzi che pure avrebbero grandi potenzialità.Il progetto è nato da un’idea di Igor Scalisi Palminteri e Andrea Buglisi, e ha coinvolto, oltre a loro, altri tre artisti della scena pittorica palermitana: Alessandro Bazan, Angelo Crazyone e Fulvio Di Piazza. Proprio i residenti del quartiere hanno fatto da supporto in tutte le fasi dell’iter realizzativo che li ha impegnati nella settimana dal 21 al 27 luglio.Sostenuto da Elenk’art, il progetto sarà ora al centro di un documentario di Salvo Cuccia che, insieme ad Antonio Bellia, racconterà l’intera operazione. Le cinque pitture urbane si snodano da Vicolo Gallo (in fondo a via Mongitore), dove si trova il ritratto di Franco Franchi opera dell’artista CRAZYoNE, fino al piazzale dell’ex Arena Tukory (in corso Tukory 205) dove si trova il muro dipinto da Alessandro Bazan.