Laura Di Giovanna: la regina del corallo di Sciacca

Tornata in Sicilia dopo cinque anni negli Stati Uniti, dà vita a una comunità che oggi conta più di 8mila iscritti. Una rete nata per rispondere al bisogno di supporto, condivisione e informazioni che accomuna tutte le madri. Del gruppo fanno parte donne palermitane, ma anche straniere che vivono in città

Di Redazione

30 Gennaio 2023

Video realizzato da FuoririgaSognava di fare il medico; oggi, il suo laboratorio del corallo di Sciacca è diventato uno dei punti di riferimento del mercato globale dell’arte orafa.  Lei è Laura Di Giovanna, figlia di una lunghissima tradizione che risale ai suoi avi. La sua storia è tra quelle della rete Ho scelto il Sud, progetto della Fondazione Le Vie dei Tesori, sostenuto dalla Fondazione con il Sud, che riunisce le testimonianze di chi è rimasto o è tornato in Sicilia per portare avanti progetti innovativi.

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Laura Di Giovanna al lavoro

Le sue particolari creazioni sono famose in tutto il mondo, perfino gli esigenti giapponesi le hanno tributato riconoscimenti e l’hanno invitata nel Paese del Sol Levante a spiegare come riesce a creare gioielli così originali e con una precisione straordinaria.Dopo un lungo periodo di formazione, tra i più noti maestri corallari, ha ripreso in mano l’arte della lavorazione del corallo che affonda le radici nei secoli passati, legati alla straordinaria storia dell’Isola Ferdinadea che emerse a largo delle coste dell’Agrigentino per poi inabissarsi nuovamente. L’artista orafa saccense, ogni giorno, disegna e realizza personalmente i suoi gioielli con una passione quasi maniacale. È lei la regina del corallo che tutto il mondo invidia all’Italia.
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Laura Di Giovanna nel suo atelier

“Sciacca è una perla con tanti talenti e potenziale – afferma Laura Di Giovanna – , abbiamo il dono del corallo che ha una storia fantastica. Per me è un legame forte che viene dalle radici, viene da dentro, non saprei vivre senza il mio sole e il mio mare. La Sicilia è molto ricca è può dare tanto, anche io da piccola avevo sempre questo sguardo verso fuori, ma se andiamo via, quest’isola non potrà mai emergere. Abbiamo un dovere nei confronti della nostra terra, cogliere il meglio e mostrarlo al mondo”.