Le Vie dei Tesori, tutte le novità del terzo weekend

Dalla stanza “virtuale” di Boris Giuliano nel chiostro della Questura, alla Banca d'Italia, passando dal monastero di Santa Caterina e dalla chiesa dei Tre Re: sono tante le sorprese del festival

di Redazione

19 Ottobre 2018

È ricco di sorprese il terzo weekend palermitano de Le Vie dei Tesori. L’obiettivo è superare i numeri già eccezionali: lo scorso fine settimana, infatti, nonostante il maltempo, sono stati oltre 52 mila i visitatori nei luoghi del festival che, sommati ai precedenti 36 mila, porta i primi dati a sfiorare le 90 mila presenze. Proprio quando, nello stesso fine settimana, debuttano sia la città di Catania con 32 siti, che un’edizione pilota nel Nord Italia: 30 luoghi spalmati tra Milano, Mantova e la Valtellina.Prima di tutto, già da questa mattina si potrà entrare nell’ufficio “virtuale” che fu di Boris Giuliano, il capo della Mobile ucciso dalla mafia nel 1979 (ve ne abbiamo parlato qui). La polizia di Stato ha deciso di partecipare a Le Vie dei Tesori aprendo per la prima volta il chiostro ottocentesco della Questura, in piazza della Vittoria, dove sarà ricostruito lo studio di Giuliano, con la sua scrivania, i faldoni e i fascicoli delle inchieste. Sullo sfondo, una sagoma del poliziotto in compagnia del figlio bambino. Un’operazione di grande valore civile, che entra di getto nel circuito del festival e a cui si potrà accedere da oggi a domenica, dalle 10 alle 15. width=Un’altra novità del weekend è la visita su prenotazione dell’imponente edificio della Banca d’Italia, il cui progetto – marcatamente Liberty – è firmato da uno degli allievi prediletti del Basile, Salvatore Caronia Roberti. La costruzione iniziò nel 1925 e terminò cinque anni dopo, giusto in tempo per la guerra. Rimase miracolosamente in piedi, anche quando una bomba inesplose si incastrò nel solaio e il 22 marzo 1943, all’esplosione della nave portamunizioni “Volta” ferma al porto, un’ancora, di diversi quintali, venne catapultata e colpì il palazzo. Che conserva ancora un bel mobilio Liberty, marmi pregiati e vetrate policrome, gli arredi originali realizzati dalle officine Ducrot e numerose opere d’arte. Le visite venerdì dalle 15 alle 17.30, sabato e domenica dalle 10 alle 16.30, solo su prenotazione (qui per il ticket).Già sold out le visite su prenotazione al monastero di clausura di Santa Caterina che circa sei mesi fa ha aperto al pubblico un’altra ala, le celle delle monache e le cucine. Oggi le suore domenicane non ci sono più, in compenso il monastero ospita una bellissima mostra sui preziosi arredi ritrovati.Ma se da un lato le visite al convento sono già tutte prenotate, dall’altro è disponibile alle visite la chiesa di santa Caterina: rococò, bellissima, un tripudio di stucchi dei Serpotta e marmi mischi, decorazioni ed affreschi, a cui nel ‘700 fu aggiunta la cupola e nel 1863, il coro. Sono ancora visibili le grate da cui le monache seguivano la messa senza essere viste. Sarà aperta sabato e domenica, dalle 10 alle 17.30 ma attenzione, si può entrare solo con visite singole (contributo di 2 euro) non con i coupon multipli.Per chi vuole esplorare gli immediati dintorni, consigliamo di raggiungere la minuscola Chiesa dei Tre Re, altra novità di quest’anno, costruita nel 1578 da alcuni confratelli della Compagnia dei Tre Re, venditori di frutta secca, su sulla preesistente chiesa di San Giorgio lo Xheri. La chiesetta ebbe alterne vicende, perse persino uno dei portali originali e si è vista sparire gli affreschi di Vito D’Anna con le storie dei Re Magi realizzati nel 1751; ma oggi rinasce dopo anni di abbandono. width=Marmi mischi, affreschi, trompe l’oeil, stucchi, decorazioni: nell’oratorio delle Dame (o del Giardinello) si riunivano le nobili signore caritatevoli delle Dame dell’Aspettazione del Parto della Vergine, che esiste tuttora e si occupa ancora delle partorienti disagiate dell’Albergheria. L’oratorio è aperto solo questo weekend e il prossimo (venerdì e sabato, nel prossimo fine settimana anche la domenica) dalle 9 alle 12.30.Un altro consiglio che Le Vie dei Tesori offre al suo pubblico: non perdete gli incunaboli e le cinquecentine conservate, tra oltre centomila volumi, nella biblioteca dell’Istituto Gonzaga, fondato nel 1919 dalla Compagnia di Gesù. Da scoprire in questa occasione, la cappella dedicata a San Giuseppe negli anni Venti, e la biblioteca che conserva, tra i suoi 32 mila volumi del fondo moderno e i 24 mila del prezioso Fondo librario antico, la memoria storica della Compagnia dì Gesù. Venerdì e sabato aperto dalle 10 alle 17.30, domenica dalle 10 alle 13.Restano chiusi, rispetto al programma, la cappella dei Falegnami (per un problema di infiltrazioni d’acqua), la chiesa degli Agonizzanti, l’Oratorio di Santa Maria La Savona tra i luoghi di Itinerario contemporaneo. Riapre il Miqveh ebraico ma solo su prenotazione; restano invece chiusi, solo per questo giro, le sorgenti del Gabriele, il giardino di Villa Tasca e, la domenica, Villa Whitaker. A Palazzo Sant’Elia è in corso la mostra sui cento capolavori dalle residenze imperiali russe: chi entra con i coupon de le Vie dei Tesori, otterrà un biglietto ridotto per l’esposizione.Per informazioni telefonare, tutti i giorni dalle 10 alle 18, allo 0918420104 o visitare il sito www.leviedeitesori.it.