Nasce un museo per l’Abete delle Madonie

Inaugurato a Polizzi Generosa, è dedicato agli unici esemplari di questi alberi inclusi nella lista delle cinquanta specie più minacciate del Mediterraneo

di Alessandra Turrisi

3 Agosto 2019

Polizzi Generosa diventa la città dell’Abies nebrodensis, detto anche l’Abete delle Madonie, e gli dedica un museo in centro. Un viaggio virtuale e sensoriale nel bosco che custodisce gli unici esemplari al mondo di questa conifera inclusa nella lista delle cinquanta specie botaniche più minacciate del Mediterraneo.

 width=

Uno degli Abies Nebrodensis

Quest’albero era stato considerato estinto, ma nel 1957 un gruppo di botanici lo ritrovarono in un’area del territorio di Polizzi, oggi zona A di riserva integrale del Parco delle Madonie, tra il Vallone Madonna degli Angeli, Monte Cavallo, Monte Pene e Monte Scalone, attorno ai 1600 metri di quota. Era l’inizio di un percorso di ricerca e di sensibilizzazione, ad opera di studiosi italiani e internazionali, di investimenti pubblici e progetti per la conservazione e la valorizzazione di questo tesoro verde diventato simbolo della Sicilia.
 width=

Teche del museo

La realizzazione del museo nel Palazzo municipale di Polizzi, il Collegio dei Gesuiti, è il fiore all’occhiello di questo cammino. “In cinque sale è stato ricostruito l’habitat in cui vive da sempre l’Abies nebrodensis – racconta con orgoglio il sindaco di Polizzi, Giuseppe Lo Verde – . Si viene risucchiati in un ambiente naturale virtuale, accompagnati dal canto degli uccelli. Tramite testi, immagini e video è possibile conoscere la storia di questo patrimonio che noi custodiamo da millenni. C’è anche un’aula didattica con una ricca banca dati”. width=“Il progetto Life Natura e il successivo Apq ‘Conservazione di Abies nebrodensis e ripristino torbiere di Geraci Siculo’, attuato dall’ente Parco delle Madonie, dal dipartimento Saaf dell’Università di Palermo, dal Comune di Polizzi e dal Comune di Geraci – spiega il direttore dell’Orto botanico di Palermo, Rosario Schicchi, in una relazione – hanno sviluppato diverse azioni tecnico-scientifiche finalizzate sia alla salvaguardia degli individui della popolazione nativa, sia a favorire il processo di rinnovazione naturale”. Il risultato è che nel vivaio forestale di Piano Noce sono state prodotte alcune migliaia di piantine e ci sono concrete speranze di incrementare la popolazione di Abete delle Madonie sia in contesti forestali naturali, sia in ambienti antropizzati.“Abbiamo intenzione di chiedere al vivaio del Parco 50 piantine dell’Abies per darle in adozione agli abitanti di via Garibaldi, che le metteranno in balcone, nel giardino – annuncia il sindaco – . Anche questo è un modo per animare il nostro territorio”.