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Nel Parco d’Orleans tra fenicotteri rosa, pavoni e avvoltoi quasi estinti

In occasione del Festival della Bioversità, esperienza condotta dall’ornitologo Nicola Lauricella. Il giardino accoglie anche animali autoctoni salvati dal centro di recupero, che pur non potendo tornare in libertà, contribuiscono a generare una prole destinata al ripopolamento

Di Redazione

11 Novembre 2025

Un percorso dedicato all’elemento “aria” e ai suoi abitanti alati. Un viaggio tra uccelli autoctoni ed esotici, tra conservazione e educazione, in quello che oggi non è più solo un giardino zoologico, ma un vero museo vivente. In occasione del Festival della Biodiversità, dedicato ai quattro elementi, il Parco d’Orleans ha aperto le sue porte per una visita speciale condotta dal direttore, l’ornitologo Nicola Lauricella. 

I fenicotteri rosa del Parco d’Orleans

“I giardini zoologici sono ormai musei viventi con l’interesse alla riproduzione per la reintroduzione”, ha spiegato. Tra gli ospiti più iconici, i fenicotteri rosa, che da anni si riproducono regolarmente, e i rarissimi avvoltoi capovaccai, autentici gioielli della biodiversità siciliana. Proprio questi ultimi rappresentano un caso di successo: sono stati i primi a riprodursi in Sicilia sotto la gestione di Lauricella, all’interno di progetti di tutela che li classificano tra gli animali “particolarmente protetti”.

Il parco accoglie anche animali autoctoni salvati dal centro di recupero, che pur non potendo tornare in libertà, contribuiscono a generare una prole destinata al ripopolamento. Un luogo dove ogni volo racconta una storia di cura, riproduzione e futuro.

(Video Rosaura Bonfardino)