Riaprono i Qanat, largo alle visite
A Palermo da sabato torna una tappa molto amata dal pubblico de Le Vie dei Tesori e che consentirà a tutti di sentirsi un po' Indiana Jones, alla scoperta di un'opera di alta ingegneria araba
di Marco Russo
12 Novembre 2018
Giardini rigogliosi, terreni fertili, ristoro durante le giornate torride del clima mediterraneo: i Qanat, cunicoli sotterranei astutamente progettati dagli arabi, servivano a tesaurizzare una risorsa preziosa e rara come l’acqua che, in questo modo, non mancava mai a Palermo. Adesso, quell’opera di alta ingegneria sarà nuovamente visitabile con Le Vie dei Tesori. Una buona notizia dopo la temporanea chiusura del sito, inizialmente inagibile, ma che presto aveva fatto incetta di preferenze con il festival. Ora lo staff del Cai-sezione Conca d’Oro è pronto a farli esplorare a quanti non hanno avuto occasione ancora di conoscerli. Tre i giorni a disposizione di chi vorrà scoprire uno dei più affascinanti lasciti del mondo arabo: sabato 17 e sabato 24 novembre dalle 9 alle 17 (4 turni da 20 persone ciascuno) e domenica 25 dalle ore 9 alle 14. Per partecipare basterà seguire questo link scegliere orario e giorno, prenotare, e poi presentarsi una mezz’ora prima a fondo Micciulla, zona Corso Calatafimi alta. Sono consigliati abbigliamento comodo e un cambio di abiti perché ci si potrebbe bagnare.Poi, largo alla voglia di sentirsi per un giorno Indiana Jones in città, alla ricerca di quelle sorgenti che abbondavano nella Conca d’Oro trasportando l’acqua attraverso gallerie e cunicoli in grado di sfruttare una pendenza minima: i pozzi, nel centro urbano, potevano pescare a una profondità notevolmente inferiore rispetto a quella in cui si trovava il livello della falda, con poco dispendio di energia.Alcuni qanat scorrevano nelle vicinanze o al di sotto delle dimore della nobiltà che, proprio per la presenza di acqua corrente, potevano così godere di un abbassamento termico che offriva anche ristoro nelle lunghe giornate estive. Il resto… sarà una sorpresa e un’emozione da vivere ancora con Le Vie dei Tesori.