◉ PALERMO
Rinasce il Borgo di Danilo Dolci a Trappeto, al via i lavori di ristrutturazione
Grazie a una prima somma raccolta in Svizzera messa a disposizione da alcuni sostenitori del progetto, e alla partenza di una campagna nazionale di crowfounding, tornerà a nuova vita il centro voluto dal sociologo e attivista, di cui si celebra il centenario della nascita
di Redazione
5 Dicembre 2023
Ospitò i grandi del pensiero contemporaneo, ma anche contadini e pescatori provenienti dalle zone più povere della Sicilia. Alla vigilia dell’anno delle celebrazioni per il centenario della nascita di Danilo Dolci, si dà il via ai lavori di ristrutturazione del luogo simbolo dell’azione di Dolci in Sicilia, quel borgo di Trappeto sulla collina affacciata sul golfo di Castellamare, che fu il quartier generale delle sue attività sociali.
L’avvio dei lavori – fanno sapere dal Borgo Danilo Dolci – sarà possibile grazie ad una prima somma raccolta in Svizzera messa a disposizione da alcuni sostenitori del progetto, e alla partenza di una campagna nazionale di crowfounding. “Il Borgo è un luogo che potrebbe essere di grande importanza formativa per i giovani di oggi, e in futuro, così come lo è stato per lunghi anni per tutta una generazione per me personalmente – dichiara Daniela Dolci, figlia del sociologo – l’auspicio è che quello torni ad essere nuovamente un centro di formazione importante, a partire dallo sviluppo locale”.
Fondamentale anche la costituzione, nel corso del 2023, di un comitato scientifico del Borgo Danilo Dolci con il coinvolgimento attivo della famiglia. “Con il comitato scientifico, costituito da esperti dell’opera di Danilo Dolci attivi in vari ambiti – dichiara Giuseppe Barone, coordinatore del comitato – , abbiamo iniziato a lavorare all’organizzazione di iniziative che vedranno la luce nei prossimi mesi in diverse località italiane. Ma il compito più ambizioso che ci siamo prefissati è quello di cominciare a programmare i contenuti che dovranno rendere nuovamente vivo e operativo il Borgo al completamento dei lavori di ristrutturazione appena avviati” .
Il Bordo di Dolci, costituito da un articolato insieme di spazi e di strutture, è stato ideato nel 1968 dal sociologo e attivista e dai suoi collaboratori. Fu realizzato dall’architetto Giorgio Stockel, con la consulenza di Bruno Zevi, quando entrambi insegnavano all’Università La Sapienza di Roma. Il complesso edilizio, di oltre 20mila metri quadrati, è stato utilizzato per oltre tre decenni da una grande varietà di istituzioni, enti sociali e culturali italiani e internazionali.

Il progetto del Borgo Danilo Dolci (foto www.borgodanilodolci.com)
Concepito come un centro per la realizzazione di corsi di formazione, seminari, workshop, tavole rotonde, concerti, spettacoli, fu attivo fino al 1997, anno in cui Danilo morì. “Ci si propone per il futuro – si legge sul sito internet del Borgo – di dare continuità alla sua storia ripartendo dai temi che ne hanno caratterizzato la vicenda: lavoro sociale ed educativo, migrazione e integrazione culturale, comunicazione nonviolenta, educazione alla pace”.
Tra i soggetti che al momento hanno aderito al progetto ci sono: Legacoop Sicilia, Arci, Cesie, Cgil, Cooperativa Coopculture, Navarra Editore. Previste collaborazioni con le università di Enna, Messina, Palermo, Bologna, Firenze, Roma, Trento, Cagliari, Cassino, Basel e Berna in Svizzera. Il 10 dicembre si apre ufficialmente l’anno delle celebrazioni del centenario dell’attivista, mentre il 12 dicembre verranno presentate tutte le iniziative che, nel centenario, animeranno il Borgo Danilo Dolci e altri eventi nazionali.